Politica

Cepagatti, Monica Ciuffi su realizzazione area di sgambamento Parco di Villanova e regolamento

Cepagatti. “L’area di sgambamento per i cani realizzata in tutta fretta dalla giunta comunale di Cepagatti dentro il Parco di Villanova non va bene: è sottodimensionata, insufficiente alle necessità degli animali padronali del territorio e ha avuto l’unico effetto di privare di uno spazio gioco vitale i bambini del paese. L’ho detto già due anni fa, quando per la prima volta venne avanzato il progetto, l’ho ribadito nella seduta del Consiglio comunale convocata per approvare, tra gli altri punti, anche il Regolamento per l’utilizzo dell’area che, sono certa, si rivelerà presto un flop per i cani e per i bambini. Ovviamente rinnovo al sindaco la richiesta di individuare una soluzione alternativa nell’interesse dei nostri amici a quattrozampe e della popolazione tutta”. Lo ha detto il consigliere comunale di Cepagatti Monica Ciuffi, dai banchi dell’opposizione.
“Esattamente due anni fa, il 10 luglio 2018 – ha ricordato il consigliere Ciuffi – ho indirizzato una prima lettera al sindaco e al consigliere delegato Pietro Tucci contestando l’ipotesi già allora ventilata di allestire un’area di sgambamento cani dentro il Parco, tagliando di fatto la superficie destinata allo svago dei bambini, già di per sé limitata. Nessuna posizione pregiudiziale nei confronti dei cani, ma piuttosto la conoscenza del territorio e la consapevolezza che quell’operazione era ed è sbagliata, come i cittadini lamentano. Sbagliata perché è stata una scelta non condivisa né concertata con il territorio, perché a Villanova gli spazi destinati allo svago all’aria aperta in socializzazione per i bambini sono veramente irrisori, tanto che anche ridurre le dimensioni di uno spazio verde incide sulla qualità della vita dei piccoli frequentatori. Infine si tratta di una scelta sbagliata perché comunque l’area di sgambamento realizzata è troppo piccola rispetto alle reali esigenze del territorio. E lo ritroviamo nel regolamento che infatti, proprio per le ridotte dimensioni della superficie, consente la presenza solo di 5 cani contemporaneamente. Già due anni fa, facendomi portavoce del malcontento espresso dagli stessi cittadini, avevo chiesto al sindaco e alla giunta comunale una maggiore lungimiranza e accortezza nelle scelte, sollecitando un incontro e proponendo anche delle possibili alternative utili a evitare qualunque promiscuità o interferenza tra il gioco dei nostri bambini e il diritto a fare quattro corse in mezzo al verde che pure va riconosciuto ai nostri amici a quattrozampe. E infatti già due anni fa avevo proposto l’utilizzo, come area di sgambamento, di un appezzamento di terreno, di proprietà del Comune, situato nella zona del Fosso del Lupo, esattamente dietro il parco pubblico. Fra l’altro c’era anche un’Associazione, ‘4 Zampe in Libertà’ i cui volontari, a tale scopo, hanno anche pulito e delimitato il terreno a più riprese accollandosene le spese. L’unico problema che avrebbe dovuto risolvere il Comune, e che comunque resta tuttora dovere dell’amministrazione, era ed è la sistemazione della strada di accesso che non era asfaltata e dunque è pericolosa. E invece nulla – ha proseguito il consigliere Ciuffi -: quella richiesta del 2018 non ha mai ricevuto risposta, la giunta ha messo in stand by il progetto per due anni e poi, qualche giorno fa, senza comunicare nulla alla città, destandosi dal lungo letargo, ha posizionato in quattro e quattr’otto la recinzione dentro il Parco creando l’area di sgambamento per i cani, sollevando le polemiche degli utenti, e ha portato in aula l’approvazione del Regolamento. Non solo: dinanzi alla mia protesta garbata e civile, si è inalberato il consigliere delegato Tucci che, dopo aver volutamente ignorato la mia istanza per due anni, ha bollato le mie parole come ‘argomenti inconferenti’, mancando di rispetto anche al mio ruolo istituzionale in quanto consigliere comunale d’opposizione democraticamente eletta dai cittadini. E ora cominciano i problemi per quel Regolamento che ha posto paletti che fanno sorridere: nell’area infatti, in teoria, non possono entrare più di cinque cani per volta, proprio per le ridotte dimensioni dello spazio; possono essere ammessi in contemporanea solo animali che si trovano ‘simpatici’ tra loro, e allora dovrebbero spiegarci come viene certificata la simpatia tra cani estranei; possono entrare solo i cani dotati di tutte le vaccinazioni e del microchip identificativo, ma anche in questo caso non c’è nessuno che controllerà sul rispetto di tale norma, così come sulle condizioni igieniche all’interno dell’area, o sull’età del conduttore del cane, perché, sempre secondo il Regolamento, se l’animale si trova con il proprietario di 16 anni, può utilizzare l’area di sgambamento solo se non ci sono altri cani, se il proprietario-conduttore ha 17 anni allora il cane può giocare in compagnia degli altri animali eventualmente presenti. È chiaro – ha proseguito il consigliere Ciuffi – che anche quel Regolamento, evidentemente scopiazzato qua e là, è assolutamente inadeguato al ‘caso’ specifico. Due le richieste che, di nuovo, rivolgo al sindaco: convocare un incontro per ridiscutere la scelta operata e per valutare le possibili alternative ancora percorribili; in secondo luogo, approvato il Regolamento già operativo, chiedo che vengano individuate delle figure competenti cui affidare, nell’immediato, la gestione e la sorveglianza circa il rispetto delle norme e la corretta fruizione dell’area di sgambamento, che non possono essere lasciate al ‘senso di responsabilità’ dei proprietari degli animali”.

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