Politica

Roseto, premio di Saggistica Città delle Rose: designati i vincitori

Roseto degli Abruzzi. La giuria tecnica del premio di Saggistica Città delle Rose, che quest’anno celebra la 15a edizione, ha designato i vincitori. La cerimonia di consegna è in programma sabato 27, alle 18, all’hotel Liberty.

Si tratta di Marc Augè che, con il libro “Perché viviamo?” (Meltemi), si è aggiudicato la sezione autore straniero, intitolato a Gabriella Lasca (storica dirigente del Comune di Roseto per anni animatrice del premio, scomparsa a gennaio); e di Attilio Brilli che, con il libro “Il grande racconto delle città italiane” (Il Mulino), ha vinto il premio per la sezione autore italiano.

I finalisti della sezione tematiche giovanili “Micol Cavicchia”, sono:
– Diego Fusaro, Pensare altrimenti (Einaudi);
– Paolo Mazzarello, L’elefante di Napoleone (Bompiani);
– Laura Pigozzi, Mio figlio mi adora (Nottetempo).
Il vincitore tra i tre finalisti sarà deciso da una giuria giovani (composta da 15 studenti del Liceo Saffo, 15 studenti dell’Istituto tecnico commerciale Moretti, e 15 utenti della Biblioteca civica), che incontrerà gli autori sabato 27 dalle 9,30 alle 12 al palazzo del Mare. I finalisti, dopo aver presentato ognuno il proprio volume, risponderanno alle domande dei giurati.

La giuria è composta da Franco Ferrarotti, Dante Marianacci, Renato Minore, Franco Di Bonaventura (membro onorario), Irene Gallieni (utente biblioteca), Daniele Cavicchia (segretario), dal sindaco della città, Sabatino Di Girolamo, e dall’assessore alla Cultura, Carmelita Bruscia. Per motivi di salute sarà assente il presidente, Vincenzo Cappelletti.

Si allegano schede e foto degli autori e l’elenco della giuria giovani.

“Il Città delle Rose è uno dei rari premi di saggistica esistenti nel Paese e continua a portare a Roseto autori di chiara fama e libri di grandissimo pregio, scelti da una giuria altamente qualificata”, dice il sindaco Sabatino Di Girolamo, “Anche i titoli di quest’anno saranno certamente apprezzati dai rosetani e da tutti i lettori d’Italia. Un ricordo affettuoso va a colei che ha istituito e creato questo premio, in collaborazione con il Comune, e cioè Gabriella Lasca, dirigente di questo ente. Rivolgo un pensiero di gratitudine anche all’ex sindaco Franco Di Bonaventura che accolse l’idea della dirigente, e per questo è membro onorario della giuria. Invito tutta la cittadinanza a partecipare alla cerimonia di sabato”.

“Ringrazio l’ufficio Cultura, nella persona di Rosella Iezzoni, per il grande lavoro svolto nell’organizzazione”, dice l’assessore alla Cultura, Carmelita Bruscia, “e ringrazio Mario Giunco per aver dato, come sempre, il suo contributo di esperienza anche da esterno, essendo pensionato”.

La giuria giovani:
LICEO SAFFO
Astolfi Giulia
Baldini Michela
Bonaduce Valentina
Cetti Adelaide
Chiassolini Andrea
Di Remigio Silvia
Di Sante Matteo
Ferretti Mary
Gentile Laura
Giancroce Natalia
Iacovone Giorgia
Maggitti Veronica
Marcelli Chiara
Marsilii Francesca
Mattiucci Giada
Panichi Anastasia
Sulpizi Alice
Tommarelli Ester

ISTITUTO MORETTI
Caprioni Martina
Casolani Nicolai
Cicolini Chiara
D’Andreamatteo Stella
De Luca Alessia
Di Felice Ylenia
Di Giosia Martina
Di Serafino Denise
Montese Sara
Palazzese Martina
Paolone Liliana Pina
Ravicini Mattia
Russino Francesca
Tassoni Vittoria
Valerio Pilcher Sefora

BIBLIOTECA CIVICA
Arcadio Alessia
Bonanno Jacopo
Buono Ivan
Celommi Elisabetta
Coletti Beatrice
D’Andrea Aurora
Di Marcello Laura
Di Nicola Davide
Di Pasquale Ilaria
Di Pasquale Martina
Galassi Nicolas
Patruno Simone
Scognamiglio Caterina
Truffo Mario
Zimotti Giovanni

 

 

 

 

GLI AUTORI PREMIATI

MARC AUGE’
Le sue numerose ricerche etnografiche in Africa, soprattutto in Costa d’Avorio e Togo hanno pro-dotto la pubblicazione dei suoi primi tre saggi. In questi primi lavori, per descrivere l’oggetto della sua ricerca, Augé ha coniato il termine idéo-logique che può essere inteso come quella logica in-terna alla rappresentazione che una società fa di se stessa.Dopo la metà degli anni ottanta, ha di-versificato i suoi campi di osservazione, effettuando numerosi soggiorni in America latina. In par-ticolare, osservando la realtà del mondo contemporaneo nel contesto più immediato (vale a di-re Parigi, la Francia, l’Italia, la Spagna), ha applicato metodi innovativi di indagine, usando vedute teoriche e metodi da lui già sviluppati lavorando in Africa.Attraverso la teorizzazione di una antro-pologia della Surmodernità ha focalizzato alcuni aspetti prioritari della società contemporanea me-tropolitana, quali il paradossale incremento della solitudine nonostante l’evoluzione dei mezzi di comunicazione; lo strano percorso relazionale dell'”io” e dell'”altro” immersi in un contesto europeo di fine millennio; il nonluogo, ovverosia quello spazio utilizzato per usi molteplici, anonimo e stereotipato, privo di storicità e frequentato da gruppi di persone freneticamente in transito, che non si relazionano, situazione riscontrabile negli aeroporti, negli alberghi, sulle autostrade, nei grandi magazzini; infine l’oblio e l’aberrazione della memoria.Augé ha eseguito un attento lavoro di raffronto fra l’impressione che questi “nonluoghi” suscitano nella gente comune e quella prodotta da alcuni grandi scrittori della letteratura francese. Il risultato di questa analisi è stato un appa-rente insuperabile gap fra il linguaggio e l’esperienza. Dal 2012 è membro del comitato d’ono-re[1] dell’Associazione Fare arte nel nostro tempo / Making art in our time. È stato direttore dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) a Parigi ed è stato direttore fino al 1970 dell’Ufficio della ricerca scientifica e tecnica d’oltremare (ORSTOM – ora Istituto di Ricerche per lo Sviluppo, IRD).

ATTILIO BRILLI
Docente universitario e scrittore italiano (n. 1936). Già professore ordinario di Letteratura anglo-americana presso l’Università di Siena, ha pubblicato saggi su autori inglesi, irlandesi e statuni-tensi quali Byron, Swift, Joyce e James; ha curato inoltre la pubblicazione delle Opere (1982) di R.L. Stevenson nella collana I Meridiani. Ritenuto uno tra i massimi storici della letteratura di viaggio, è autore di numerosi testi storici e interpretativi sull’argomento, tra i quali vanno citati lo studio sulla pratica del Grand Tour Quando viaggiare era un’arte (1995), gli itinerari evocativi tracciati nell’Italia centrale e descritti ne Il viaggiatore immaginario (1997), l’opera enciclopedica sulla pratica del viaggio in Italia dal Medioevo a oggi Il viaggio in Italia. Storia di una grande tradizione culturale (2006), le indagini sul viaggio come scoperta di un mondo altro de Il viaggio in O-riente (2009) e quelle sul viaggio come esplorazione e conquista illustrati in Dove finiscono le map-pe (2012) e in Mercanti avventurieri. Storie di viaggi e di commerci (2013), in cui sono descritte le epiche imprese dei mercanti del Medioevo che aprirono nuove vie ai commerci fra Oriente e Occi-dente. Tra i suoi lavori più recenti occorre citare Gerusalemme, La Mecca, Roma. Storie di pellegri-naggi e di pellegrini e Il grande racconto del viaggio in Italia. Itinerari di ieri per viaggiatori, entrambi editi nel 2014, la curatela del volume collettaneo La Mecca rivelata. Avventure di esploratori europei nelle città sacre dell’Islam (2015), Il grande racconto dei viaggi d’esplorazione, di conquista e d’avventura(2015) e Il grande racconto delle città italiane (2016).

DIEGO FUSARO
Diplomato al liceo classico “Vittorio Alfieri” di Torino, si è laureato in Filosofia della sto-ria nel 2005 e, successivamente, in filosofia e storia delle idee nel 2007 con una tesi su Karl Marx presso l’Università degli Studi di Torino. Dopo aver conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano in Filosofia della storia, diviene ricercatore a tempo determinato presso la stessa Università.
Nelle sue pubblicazioni ha trattato del pensiero di Marx in un’ottica neoidealista, accostando alla critica del sistema capitalistico elementi tratti dalla tradizione comunitarista e sovranista. Cerca di far emergere le contraddizioni di tale sistema e della condizione dell’uomo postmoderno. Si occupa inoltre di storia delle idee. Segue le orme del filosofo italiano Costanzo Preve. Gli autori prin-cipalmente studiati sono Reinhart Koselleck, Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Johann Gottlieb Fi-chte, Karl Marx, Antonio Gramsci e Giovanni Gentile.
È il curatore del sito internet Filosofico.net dal 2000 e dal 20 giugno 2015 cura un blog per la ver-sione online de Il Fatto Quotidiano.

 

LAURA PIGOZZI
Laura Pigozzi vive e lavora a Milano. Fa parte del Movimento Psicanalitico Nodi Freudiani.Si occupa del rapporto tra psicanalisi e modernità, con particolare riferimento al tema della perversione e dei nuovi sintomi del femminile. Tra i suoi interessi le connessioni tra psicanalisi ed espressione vocale, su cui ha scritto numerosi saggi. Canta jazz e tiene corsi di formazione vocale per cantanti, insegnanti, attori. E’ impegnata a leggere le questioni che riguardano le famiglie, il femminile e la voce alla luce della pratica e della teoria analitica. È autrice dei libri: A Nuda Voce (2008), Chi è la piú cattiva del reame? (2012, tradotto in Francia da Albin Michel nel 2016), Voci smarrite (2013). È membro associato di ALIPSI (Associazione lacaniana italiana di psicoanalisi) e membro della Fon-dation Européenne pour la Psychanalyse. Cura il blog Rapsodia in cui pubblica articoli di psica-nalisti e di artisti (www.rapsodia-net.info) e ha fondato il Non Coro, laboratorio stabile di speri-mentazione e creatività vocale. Lavora a Milano e in provincia di Verona.

PAOLO MAZZARELLO
Paolo Mazzarello è uno storico della medicina, saggista e scrittore italiano. È professore ordinario di storia della medicina all’Università di Pavia dove presiede il Sistema Museale di Ateneo. Inoltre è docente a contratto presso l’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia.
Laureato con lode in Medicina nel 1980 come allievo del Collegio Ghislieri di Pavia, ha poi ottenuto a Milano il dottorato di ricerca in Scienze Neurologiche e la specialità in Neurologia.
Mazzarello è noto per i suoi lavori sul premio Nobel italiano Camillo Golgi e per i suoi saggi narrativi su Lazzaro Spallanzani, Alessandro Volta, Cesare Lombroso, Agostino Bassi ed Edoardo Porro.
Nel maggio 2016 Mazzarello ha pubblicato per Bompiani il libro “Quattro ore nelle tenebre” sul suo omonimo (ma non parente) don Luigi Mazzarello, annoverato tra i “Giusti fra le nazioni” da Yad Vashem di Gerusalemme, per aver salvato quattro ebrei (tra cui Enrico Levi, zio dello scrit-tore Primo Levi) nascondendoli nel santuario di Nostra Signora delle Grazie della Rocchetta di Lerma_(Italia), in Provincia di Alessandria, mentre nelle colline circostanti si scatenava la rap-presaglia nazifascista detta “Strage della Benedicta” che portò alla fucilazione di quasi 150 parti-giani e alla deportazione di molti altri.
È Membro Effettivo dell’Istituto Lombardo – Accademia di Scienze e Lettere e dell’Academia Euro-paea (The Academy of Europe).
Ha scritto sul Corriere della Sera, su La Stampa e sulle riviste Nature, Endeavour e Isis, collabora con Sette – Corriere della Sera.

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