Politica

Calvisi (Difesa): “Il pagamento delle indennità di missione del personale militare impiegato all’estero è avvenuto (e continua ad avvenire) con assoluta regolarità”

Roma. “Il pagamento delle indennità di missione del personale militare impiegato all’estero è avvenuto (e continua ad avvenire) con assoluta regolarità” – ha dichiarato il Sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi, in risposta all’interrogazione presentata dall’onorevole Salvatore Deidda (Fratelli d’Italia), su questioni attinenti alla mancata corresponsione delle indennità di missione spettanti al personale impiegato all’estero in mandato pluriennale, a causa di onerosi vincoli pignoratizi imposti sui conti del Ministero.

“In merito alle notizie apparse sui principali organi di stampa nazionali, si rende noto che il debito della Difesa nel settore delle utenze (energia e acqua) e della TARSU generatosi negli anni scorsi, ammontava al 31 dicembre 2018 a circa 420 Milioni di euro.
Il Ministro della Difesa, fin dal suo insediamento, si è immediatamente fatto carico della problematica, attivando presso lo Stato Maggiore della Difesa un tavolo tecnico per elaborare un piano di rientro.
In particolare, nel quadro delle iniziative poste in essere, è stato nominato un “Referente unico per la Difesa”, unitamente alla costituzione, nel novembre 2019, di una dedicata task force interforze a supporto per la gestione della criticità in parola mediante l’individuazione delle modalità maggiormente costo-efficaci tese a contenere e ridurre quanto più possibile il contenzioso con i creditori.
L’obiettivo che si pone la Task Force è quello di un azzeramento del debito entro l’anno 2022.
Al riguardo, si rende noto che sono stati già raggiunti effetti concreti; infatti, alla data del 31 dicembre 2019, il debito è stato ridotto a 325 milioni.
Relativamente al pignoramento riportato dalla stampa è già in atto un’attività mirata a rimuovere nel più breve tempo possibile i vincoli prodotti dalla procedura di esecuzione forzata sui beni del debitore.
In particolare, la funzionalità del conto corrente postale dell’Ufficio Amministrazioni Speciali presso il Segretariato Generale della Difesa è stata ripristinata a seguito dell’estinzione di alcune procedure esecutive.
Al riguardo, si precisa che il conto corrente in questione non è destinato al pagamento delle missioni del personale militare nei teatri operativi all’estero, che continuano invero ad essere correttamente corrisposte senza alcuna soluzione di continuità.
Dal conto corrente oggetto di pignoramento, invece, erano state tratte, nelle more dell’emissione dei relativi finanziamenti, le risorse per taluni emolumenti dovuti al personale degli Uffici degli Addetti della Difesa e delle Rappresentanze militari italiane presso l’ONU, la NATO e l’UE; si tratta nel complesso di n. 298 unità di personale, nei riguardi delle quali, peraltro, il pagamento delle competenze stipendiali è avvenuto (e continua ad avvenire) con assoluta regolarità.
Parallelamente, proseguono le attività per ridurre il fabbisogno energetico delle Forze Armate, attraverso l’ammodernamento delle infrastrutture, che saranno improntate a criteri innovativi di ridotti consumi e di basso impatto ambientale” – conclude Calvisi.

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