Politica

Pescara, M5S rilancia sull’area di risulta: “Nessuna svendita sulle spalle dei cittadini”

Il M5S propone un progetto per investire esclusivamente i quasi 18 milioni di euro pubblici disponibili, per riqualificare terminal bus e parcheggi e per creare il grande parco centrale. “Se il centrodestra rifiuta, vuole solo speculare sui cittadini”

Pescara. Il Movimento 5 Stelle Pescara continua ad incalzare il centrodestra sulla scellerata ipotesidi riqualificazione portata ieri in Consiglio e, nella conferenza stampa odierna, rilancia e spariglia le carte con una proposta tanto semplice quanto rivoluzionaria.

“Investiamo semplicemente i soldi pubblici che abbiamo” – dichiara la capogruppo M5S Erika Alessandrini. “Sull’Area di Risulta sono disponibili i 12 milioni di euro iniziali del Masterplan a cui si sono aggiunti 3,9 milioni precedentemente assegnati, sempre da Regione Abruzzo, all’ampliamento del Museo del Mare. A questi si sommano altri 2 milioni di euro che verrebbero messi a disposizione dalla Fondazione Pescara Abruzzo, per un totale di 17,9 milioni di euro disponibili da subito, che consentono di riqualificare il cuore della nostra città senza speculazioni da parte di privati che porterebberocementificazione e tariffe dei parcheggi triplicate”.

Analizzando gli allegati alla delibera, emergono chiaramente i dettagli dei costi relativi ai singoli interventi che si potrebbero così realizzare: il parco centrale di circa 7 ettari per un costo di 3.817.000,00 euro, la costruzione del silos sud da 900 posti auto per 7.740.000,00 euro, e il Terminal Bus Urbani per 569.000 euro. Il Terminal per le corse Extraurbane, previsto invece dal progetto al livello interrato, potrebbe essere realizzato anch’esso in superficie riproponendo il medesimo costo di 569.000 euro. A questo si aggiungono i costi relativi alla bonifica del terreno per ulteriori 3.000.000,00 di euro. Il totale di queste opere, davvero necessarie e prioritarie per la città di Pescara, ammonterebbe così a 15.695.000,00 euro, ovvero meno dei 17,9 milioni pubblici a disposizione.

“Ci sarebbe stato tutto il tempo di ragionare sin da subito su soluzioni di questo tipo e su altre ancora, condivise con la città – prosegue il vice capogruppo M5S Paolo Sola – invece dopo un anno dal successo elettorale, questa amministrazione non ha di meglio che presentare alla città una minestra riscaldata che fino a un anno e mezzo fa, quando era all’opposizione, criticava aspramente in aula. Il tutto o per incapacità, o perché l’intenzione era sin dall’inizio quella di intestarsi il progetto del centrosinistra pur di mettere il nome su una grande opera, qualunque essa sia. Un modo di fare politica ormai medievale, che predilige il fare ad ogni costo, anche a discapito dei cittadini”.

“Noi siamo invece per il fare bene – prosegue il consigliere M5S Giampiero Lettere – scegliendo sempre la soluzione migliore per la città. Non ha senso condannare i cittadini a tariffe di sosta da 9 euro al giorno, né possiamo rinunciare ai quasi 2 milioni di euro all’anno che arrivano nelle casse comunali dalla Pescara Multiservice che attualmente gestisce gli stalli a pagamento in tutta città e che finirebbero, per tutti i posti auto del quadrilatero centrale oltre che per l’area di risulta stessa, privatizzati per i prossimi 20 anni. Rinunciare a 2 milioni di euro di servizi comunali è una follia oggi, nella condizione post Covid che stiamo affrontando e viste le tariffe ipotizzate che dovranno essere pagate dai pescaresi, già in condizioni di estrema sofferenza. Chi dice il contrario, mente.”

“Abbiamo consegnato 1.600 emendamenti alla delibera non per bloccare la riqualificazione della nostra città né per perdere i fondi, come qualcuno vuol far credere” – aggiunge il consigliere M5S Massimo Di Renzo. “Al contrario siamo tanto propositivi da lanciare questa grande sfida al centrodestra. Vogliamo riqualificare la nostra città e darle un futuro libero dalle grinfie dei privati e questo, con i fondi a disposizione è fattibile e lotteremo per renderlo possibile”.

“Se il centrodestra ci dirà di no sarà solo perché Masci, con i consiglieri di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, in realtà non hanno altra intenzione che privatizzare il cuore della città. E questo Pescara non glielo perdonerà” – concludono i consiglieri pentastellati.

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