Politica

Pescara, mercato contadino di San Giuseppe. Blasioli Giampietro e Catalano: “Fermo da mesi. Basta una delibera comunale per riattivarlo, ma nessuno la fa”

Pescara. “Il mercato dei contadini del quartiere di San Giuseppe non è una priorità di questa Amministrazione, che dopo l’emergenza Covid non è ancora riuscita a ripristinare la storica presenza degli operatori”, così il consigliere regionale Antonio Blasioli e i consiglieri comunali Piero Giampietro e Stefania Catalano.

“Un’inerzia che colpisce al cuore questa zona – dice Blasioli – dove il mercato dei contadini c’è da decenni: è del 1988 una delibera della Giunta comunale di allora che istituzionalizzava il mercato, presente già da almeno dieci anni e quindi dagli anni 70 e che è andata avanti fino all’emergenza Covid, da cui le cose si sono arenate in una silenzio inspiegabile. Mentre tutti gli altri mercati rionali hanno riaperto, queIlo dei contadini è l’unico fermo, malgrado sia l’anima di questa area in quanto consente alla popolazione di socializzare e trovare sul posto prodotti a prezzi bassi, oltre a essere occasione di guadagno per tanti contadini che arrivavano da Pescara e dalle zone limitrofe a vendere. Per risolvere, ci dicono, servirebbe una nuova delibera istitutiva che però la Giunta comunale non propone, nonostante le basi ci siano tutte: perché il mercatino riprendesse ho presentato e fatto votare da tempo un emendamento alla legge regionale n. 23 del 2018 per consentire ai Comuni di aumentare fino al 30 per cento il numero dei posti ai produttori agricoli e così sbloccare l’istituzione. La modifica è ormai legge, ma non è servito nemmeno questo a smuovere l’esecutivo di Palazzo di città che non ha prodotto atti, né manifestato intenzioni concrete di farlo ripartire. Ci chiediamo quale sia il vero problema, visto che da 50 anni a questa parte le vendite si sono sempre state autorizzate dal Comune e che per le altre situazioni cittadine le soluzioni sono state trovate affinché ripartissero in sicurezza. Preciso che parliamo di un insediamento popolare che ospita vari servizi per tutta la città è che oggi somma all’inerzia per la ricostruzione della scuola elementare di San Giovanni Bosco anche la fine del mercato dei contadini”.

“Il mercato quotidiano, che nel quartiere tutti chiamano semplicemente “piazzetta”, è nato con le case popolari, si svolge da decenni ed è stato istituzionalizzato con due atti: una delibera di giunta del 1988 e il regolamento comunale dei mercati del 2009 – aggiunge il capogruppo PD in Consiglio comunale Pietro Giampietro – Ora, dopo l’emergenza Covid, in assenza di una ulteriore delibera di giunta il mercato è piombato da 3 mesi nell’incertezza, con i clienti che non hanno alcuna sicurezza sul suo svolgimento e con gli operatori del tutto disorientati. Ora basta una semplice delibera: gli uffici sono sovraccarichi, ma è la giunta che deve indicare le priorità ed ora, dopo 3 mesi, è giunto il tempo di intervenire”.

“Di certo torneremo a pressare l’Amministrazione comunale perché nei prossimi 15 giorni provveda all’approvazione della delibera di Giunta – conclude Stefania Catalano – Si tratta di un problema facilmente risolvibile, bisogna solo mettere nero su bianco la soluzione. Se non ci saranno sviluppi a breve, non escludiamo altre manifestazioni con i residenti per le vie del quartiere, perché è dalla gente che arriva la richiesta del mercato”.

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