Politica

Sospiri su fondi Masterplan per Aree di risulta Pescara

Pescara. “Il Comune di Pescara non perderà neanche un centesimo di euro dei fondi Masterplan per la riqualificazione delle aree di risulta di Pescara. Anzi le risorse complessive destinate a quella che probabilmente sarà l’opera madre degli ultimi vent’anni di governo cittadino sono già cresciute, passando dai 12 milioni di euro dell’epoca D’Alfonso agli oltre 18milioni di euro del Governo Marsilio. Quello che in maniera volutamente e colpevolmente sbagliata il Pd definisce ‘definanziamento’ deriva da una scelta del Governo nazionale Pd-5 Stelle che ha complessivamente fermato quei fondi a livello nazionale per cassa, ma non per competenza per far fronte alle proprie emergenze Covid-19, come il pagamento della Cassa integrazione in deroga. Dunque non si tratta di una scelta politica del governo regionale di centrodestra, e comunque non c’è alcun presunto definanziamento, anzi per quanto riguarda il ‘caso’ Pescara, il 7 per cento del fondo è comunque assicurato subito e l’intera somma sarà disponibile quando si dovranno iniziare a pagare gli Stati di avanzamento dell’iniziativa urbanistica, secondo il cronoprogramma voluto e comunicato dal Comune stesso. Peraltro il Comune di Pescara comunque avrebbe dovuto rifirmare con la Regione Abruzzo la convenzione visto l’incremento dei fondi. Se proprio il Pd pescarese ha il bisogno di inscenare una protesta, lo accompagneremo volentieri a Roma per manifestare contro le scellerate scelte del loro Governo nazionale”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri smentendo la notizia inerente addirittura la presunta perdita dei fondi Masterplan destinati alla riqualificazione delle aree di risulta paventata.
“Lo scorso agosto era stato il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli a prendere un abbaglio, oggi tocca ai suoi consiglieri comunali, ai quali avrebbe pure potuto evitare una figuraccia in termini di disinformazione amministrativa. E allora andiamo con ordine – ha sottolineato il Presidente Sospiri -: innanzitutto il Governo Conte non ha tolto il fondo per competenza, ma per cassa ed è una scelta che una guida Pd-5 Stelle ha imposto a tutte le Regioni. Questo significa che quando quelle economie saranno necessarie, comunque verranno riassegnate. Pescara in tale ambito è un caso a sé: il 7 per cento comunque resta disponibile ed è ragionevole comunque pensare che, tra gara, appalto, affidamento e cantierizzazione, quelle risorse non saranno necessarie prima di gennaio per il pagamento degli stati di avanzamento e i fondi, per quella data, ci saranno, secondo il cronoprogramma voluto e comunicato dal Comune stesso. Fa invece bonariamente sorridere l’invito dei consiglieri Pd al sindaco Masci a non rifirmare le convenzioni con la Regione, rivolto addirittura con una mozione consiliare: la convenzione va rifirmata per consentire al Comune di beneficiare di maggiori risorse, ovvero non più i 12milioni di euro del Governo D’Alfonso, ma i 18milioni del Governo Marsilio, visto che al fondo iniziale abbiamo aggiunto altri 3milioni 900mila euro del fondo Museo del Mare e altri 2 milioni di euro della Regione Abruzzo, quindi comunque il sindaco Masci dovrà rifirmare la convenzione per il Masterplan e per procedere stiamo solo aspettando la bollinatura della Corte dei Conti dopo che il Ministero per lo Sviluppo e l’Economia, il Mise, e il Cipe hanno già dato il via libera. Infine – ha ancora detto il Presidente Sospiri – va anche detto che, se oggi siamo in questa condizione, è colpa e responsabilità dei cinque anni di inerzia, o ‘dolce far nulla’, della giunta Alessandrini, che dal 2014 al 2019 non ha fatto nulla sulle aree di risulta, rischiando anche il disimpegno dei fondi Masterplan, o addirittura l’istituto della perenzione perché i fondi statali ed europei se non li spendi tornano indietro. Dunque molti dei consiglieri comunali del Pd che oggi si strappano le vesti, sotto il profilo amministrativo e politico hanno le loro responsabilità perché hanno fatto parte silente e complice di quell’amministrazione che ha messo a rischio i fondi, e perché oggi, prima di lanciare falsi allarmi, avrebbero avuto il dovere di fare una telefonata al loro Ministro Provenzano per farsi leggere e spiegare le carte”.

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