Cronaca

Muore il professor Vincenzo Centorame

Pescara. E’ morto il professor Vincenzo Centorame, 70 anni, docente di storia e Filosofia al liceo classico D’Annunzio di Pescara.
“Apprendo costernato la notizia della morte del professor Centorame”, dice il sindaco emerito di Montesilvano Francesco Maragno, “Ho avuto modo di conoscerlo durante il mio incarico pubblico e, senza retorica, lo ricordo con grande affetto e stima. È stato colui che ha ispirato il progetto dell’Accademia delle belle arti all’interno della Stella Maris, su cui ha creduto sin dall’inizio. La sua lungimiranza ha contribuito a concepire l’unico progetto innovativo per un struttura architettonica di pregio. Con la scomparsa del professore è venuto meno un pungolo intellettuale nel mondo della cultura italiana e non solo. Alla famiglia va tutto il mio affetto e la mia vicinanza”.
“Lo studio e la ricerca erano le sue passioni, la comunicazione il suo pallino, il rigore la stella polare con cui ha insegnato ai suoi studenti e diretto istituzioni come il ‘Premio Michetti’. Oggi Pescara e l’Abruzzo intero perdono con il professor Vincenzo Centorame un’altra personalità di spicco della cultura, della storia, delle nostre radici, rendendoci tutti un po’ più poveri nel confronto, nel dibattito, ma ricchi dell’immensa eredità lasciata a chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di incontrarlo”. Sono le parole con le quali il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ha commentato la scomparsa del professor Vincenzo Centorame.
“La notizia che non ti aspetti quando parli di una persona con cui hai avuto contatti recenti, e che proprio per questo ti lascia doppiamente costernato – ha sottolineato il Presidente Sospiri -. Il professor Centorame era un grande studioso e conoscitore di d’Annunzio, aveva frequentato il ‘Vittoriale’ degli italiani, e il desiderio di restituire al Vate il proprio ruolo nella sua città, che lo scorso anno ha determinato la realizzazione de ‘La Festa della Rivoluzione’, è stato tante volte oggetto di un confronto approfondito e motivato, ragionato e concreto, punto di riferimento e fonte di ispirazione anche di tematiche e iniziative. La severità dello sguardo è sempre stato sinonimo di attenzione e rispetto nei confronti del proprio interlocutore, sempre pronto ad accettare con entusiasmo le nuove sfide, a lanciarsi in nuove avventure culturali, come pure a cedere il passo quando le circostanze lo imponevano. Del professor Centorame ci restano gli scritti, la sua esperienza nel mondo dell’informazione, il suo essere stato pioniere in eventi che hanno fatto la storia del nostro Abruzzo, del professor Centorame ci mancherà semplicemente la presenza e la partecipazione, la disponibilità istituzionale e la velocità della riflessione. Alla sua famiglia l’abbraccio e il cordoglio mio personale e di tutto il Consiglio regionale”.

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