Cronaca

Montesilvano, “distruttivi i lavori di ‘riqualificazione’ di fronte alla stazione ex FEA”

Il WWF si schiera accanto ai cittadini e alle associazioni che hanno denunciato lo scempio

Pescara. Alberi impietosamente tagliati per far posto a un parcheggio cementificando un’area nella quale si era negli anni formato un piccolo prezioso polmone urbano. Quel che nel Comune di Montesilvano si sta facendo nella zona della ex stazione FEA rappresenta una scelta sconsiderata, contraria al buon senso. Simili interventi vengono di solito giustificati denunciando cattive condizioni di salute degli alberi (le piante malate, ammesso che lo siano, non vanno abbattute ma curate) o danni provocati alla pavimentazione stradale, che si possono invece evitare semplicemente usando meno asfalto e cemento…

Si continua da ogni parte ad affermare, giustamente, che occorrono città più sane, con meno traffico e più verde, e che occorre annullare o almeno ridurre il consumo del suolo e questo non certo per fare un piacere agli ambientalisti ma per limitare i danni da cambiamenti climatici e garantire il benessere dei cittadini. Abbiamo imparato, soprattutto in questi ultimi mesi, che un ambiente sano ci aiuta anche a preservare la salute, che una zona alberata è mille volte più preziosa di una piazza cementificata; sappiamo ormai da decine di studi che la disponibilità di parcheggi aumenta il traffico anziché diminuirlo; abbiamo visto che in tutto il mondo si tende a ridurre se non a vietare l’uso dei mezzi privati in aree urbane sempre più affollate; sappiamo infine che le piante e quelle di alto fusto in particolare danno un fondamentale contributo per contenere l’inquinamento. Con quale logica e con quali intenti si continuano, a fronte di questa situazione, a programmare e autorizzare interventi che danneggiano la collettività?

Contro il devastante intervento in atto nell’area ex FEA si stanno muovendo cittadini e associazioni. Il WWF si schiera accanto a loro con convinzione e chiede all’amministrazione municipale di riflettere, di fermare i lavori, cambiare il progetto e ripristinare con nuove piantumazioni le alberature sinora compromesse.

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