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Omesso soccorso del Servizio Veterinario della Asl Chieti, denuncia del consigliere Di Pasquale

Chieti. “Dopo le tante battaglie effettuate perché ci fosse da parte del servizio veterinario della Asl 02 Lanciano/Vasto/Chieti la giusta attenzione e soprattutto l’adempimento di ciò che per legge è previsto ovvero l’intervento dei medici veterinari nei confronti degli animali feriti o incidentati, nella mattina di ieri sono stato costretto a sporgere denuncia presso la Questura di Chieti perché, dopo aver raccolto un gatto incidentato nei pressi del Centro Sociale di via Molino, per il tramite della Polizia Municipale di Chieti ho cercato l’intervento del Servizio Veterinario della Asl e mi sono sentito rispondere che il veterinario reperibile non sarebbe intervenuto perché quella sarebbe stata la disposizione ricevuta dalla Asl”. È quanto denuncia il Consigliere Comunale del Gruppo “Noi Domani” Franco Di Pasquale, delegato del Sindaco Di Primio al Randagismo.

«Da anni mi occupo di cani e gatti randagi in qualità di delegato del Sindaco – prosegue il Consigliere Di Pasquale – e da tempo continuo a lottare affinché la Asl 02 intervenga per il soccorso degli animali incidentati e sulle colonie feline presenti in città, situazione che sta diventando insostenibile anche perché i cittadini sono costretti a pagare personalmente le sterilizzazioni riguardanti le colonie feline, servizio, invece, che dovrebbe essere garantito dalla Asl.
Tali problematiche, per altro affrontate di recente anche nel corso di una riunione con il Sindaco e le associazioni animaliste del territorio – rimarca il Consigliere Di Pasquale – continuano, purtroppo, a vedere l’indifferenza della Asl che non sta intervenendo per quanto di propria competenza.
Quanto denunciato è solo l’ultimo caso, forse il più grave in ordine temporale, della mancata assistenza veterinaria, nonostante la richiesta di intervento, nei confronti di un gatto malato che da 12 giorni è ricoverato a mie spese presso uno studio veterinario privato.
È urgente che la Asl dia seguito alle richieste di aiuto relative alle prestazioni di pronto soccorso degli animali incidentati secondo il Programma Regionale di Prevenzione e Controllo del Randagismo. Nel frattempo i poveri cittadini continuano a pagare».

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