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M5S sulla crisi di governo: “Pescara vittima delle faide di coalizione”

Pescara. Dopo anni di stato comatoso ed immobilismo, tenuti in vita solo grazie ai soccorsi milionari dello Stato e della Regione come fossero iniezioni di adrenalina, la maggioranza di centrosinistra è definitivamente scomparsa alla chiamata all’appello del consiglio comunale sulla gestione del cimitero di San Silvestro.

“I conti non tornano. Dopo 3 anni di governo ecco che le “restituzioni elettorali” chieste da liste e listarelle che hanno appoggiato il PD per eleggere Marco Alessandrini sindaco, diventano più pesanti della responsabilità di governo e dell’impegno civico da garantire per il bene della città.” Questo il commento della consigliera M5s Erika Alessandrini su quanto accaduto in aula ieri sera sulla delibera di affidamento del cimitero di San Silvestro alla partecipata comunale Attiva.

L’atteggiamento ostruzionistico della lista civica Teodoro-Pignoli ha iniziato a minare la solidità dell’intera coalizione di centrosinistra, che, alla prova del nove del voto sull’immediata eseguibilità della delibera di concessione del cimitero, non ha raggiunto il numero minimo di votanti pari a 17, con assenze pesanti, oltre a quelle dei due consiglieri “dissidenti di maggioranza”.

“E’ evidente che ormai il malcontento sulla gestione “Teodoro”, che serpeggia da mesi in maggioranza, – prosegue la Alessandrini – “ha cominciato a prevalere sull’unità d’intenti di questo centrosinistra. Il sindaco Alessandrini, che ormai passerà alla storia per la sua debolezza e per le infauste scelte su Assessori e Assessorine, non è più in grado di gestire e contenere le richieste personalistiche ed evidentemente “correntiste” dei propri consiglieri.”

Una prova generale quella di ieri sera che certamente si ripresenterà, con ripercussioni ben più gravi per la città, in vista di ulteriori importanti appuntamenti deliberativi del Consiglio, quali quelli riguardanti il mercatino etnico, il masterplan, le variazioni di bilancio.

“Farebbero bene i consiglieri di una maggioranza ormai defunta – conclude la pentastellata – a staccare la spina anche ad un Sindaco ormai vittima dell’ accanimento terapeutico di chi vuole strappare qualche posto in giunta o “incaricuccio” politico. La nostra città non può essere governata sulla base di ricatti politici e ripercussioni che hanno a che fare più con le poltrone e gli incarichi che con il bene comune a cui si dovrebbe aspirare. Si dia fine a questo supplizio a spese della collettività, sfiduciando un sindaco senza maggioranza, senza idee e senza futuro”.

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