Politica

Disservizi dell’Aca Spa a Lettomanoppello, Rifondazione Comunista: “È una vergogna”

Pescara. “A Lettomanoppello continuano a verificarsi disservizi legati al servizio idrico gestito dell’ACA SpA: mancanza di acqua, frequenti cali di pressione, rotturee, guasti tecnici e troppo spesso in diverse zone l’acqua risulta imbevibile per la sua torbidità. Una situazione segnalata più volte, come consigliere comunale, con la richiesta scritta al Sindaco Simone Romano D’Alfonso di agire nei confronti dell’ACA Spa, di cui il comune è socio, sin dall’insediamento del nuovo consiglio comunale, ormai più di un anno fa.

Come Partito della Rifondazione Comunista di Lettomanoppello, abbiamo sempre seguito con grande attenzione le questioni legate all’acqua, a partire dal servizio idrico integrato. L’acqua è bene comune e, come tale, il servizio pubblico ad esso collegato è un diritto essenziale che andrebbe inserito in Costituzione.

La gestione del servizio idrico è una questione prioritaria. La nuova Amministrazione avrebbe dovuto adottare subito provvedimenti. Purtroppo così non è stato, nonostante le note e segnalazioni inviate, in qualità di Capogruppo di minoranza, al Sindaco ed al consigliere delegato, a cominciare dal fenomeno della torbidità. È inutile sottolineare gli enormi disagi, ed i danni materiali, che queste situazioni comportano e che i cittadini di Lettomanoppello stanno sopportando con grande senso civico, ma tutto ha un limite! Non bisogna essere degli esperti per ritenere che il problema principale è legato alla fatiscenza della rete idrica comunale. Le perdite superano il 73% dell’acqua immessa (dato Aca riportato nella relazione tecnica allegata al bilancio 2019): un livello inaccettabile!

L’ACA, con i suoi appelli, ed il Sindaco, con le sue ordinanze, ci dicono di risparmiare l’acqua, cosa giustissima, ma poi non fanno nulla per eliminare o, quantomeno, ridurre uno spreco evidente. Quando fu deliberato, in consiglio comunale, il passaggio della gestione del Servizio idrico integrato all’ACA SpA, tale scelta fu motivata dalla necessità di ammodernare la rete idrica, poiché il comune non aveva le risorse sufficienti. A distanza di circa 20 anni, la situazione non solo non è migliorata ma è addirittura peggiorata, andando ben oltre il 50% di perdite stimato al momento del passaggio delle reti all’Aca.

In ultimo, fino a qualche anno fa, circa il 50% del fabbisogno idrico del nostro Comune era assicurato dalle nostre sorgenti. Da qualche tempo queste sorgenti non sono più utilizzate, pare per problemi legati alla potabilità. Con l’Ordinanza, n. 23 del 30 aprile 2020, il Sindaco aveva impegnato l’ente gestore, l’ACA, a verificare, in tempi certi, la potabilità delle acque delle sorgenti presenti sul territorio comunale (Vaccareggia, Acqua fredda, Santa Maria) al fine di poterle utilizzare in caso di carenza idrica nel periodo estivo. Qual è stato l’esito?

Nei giorni scorsi il Sindaco, con una nota inviata ai vertici dell’ACA, ha chiesto un incontro, in via telematica, per avere chiarimenti sullo situazione del servizio idrico a Lettomnoppello. Meglio tardi che mai. Vista l’emergenza sanitaria e l’impossibilità di tenere un incontro pubblico, aperto alla cittadinanza, chiediamo che almeno venga trasmesso telematicamente.

L’acqua è un diritto fondamentale, troppi i disservizi, i cittadini attendono risposte”. Si legge così in una nota di Donato Di Renzo, consigliere comunale e Segretario Circolo PRC-SE Lettomanoppello, e Corrado Di Sante, segretario provinciale Rifondazione Comunista.

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