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Balducci replica a Forza Italia e M5s sulle palazzine Ater evacuate a Pescara

Pescara. “Un’emergenza come quella che si è verificata in queste ore a Pescara, riguardante lo sgombero di 84 famiglie occupanti alloggi di edilizia residenziale pubblica, avrebbe richiesto un atteggiamento meno strumentale, più responsabile e collaborativo da parte delle opposizioni in Regione e al Comune di Pescara”.

Così in una  nota Alberto Balducci, vicecapogruppo del Pd in Consiglio Regionale, che aggiunge: “Di fronte ad un fatto così grave la filiera istituzionale regionale e comunale si è prontamente attivata per assistere oltre 230 cittadini senza porsi temi confliggenti ma ricercando innanzitutto la migliore soluzione per creare il minor disagio possibile ad anziani, bambini e disabili compresi in questo notevole numero di persone cui trovare una collocazione dignitosa sia in queste ore di emergenza sia nel prossimo futuro in attesa della sistemazione definitiva.
Sono state valutate da Regione e Comune tutte le ipotesi, a cominciare da quella riguardante la disponibilità immediata di alloggi di identica natura, sia riguardo ad alloggi che possono essere messi a disposizione in un arco temporale contenuto, provenienti sia da lavori di riattazione sia dal recupero dell’occupazione abusiva di altri. Una procedura comunque non in grado di soddisfare con immediatezza l’esigenza attuale.
A latere di tutto ciò, anche nel corso della riunione svoltasi ieri mattina in Prefettura, sono state valutate tutte le condizioni e possibilità volte innanzitutto ad assicurare attenzione alle persone e, in subordine, a porre in essere anche iniziative volte a svolgere indagini ulteriori rispetto a quelle già consegnate all’Ater da Labortec. Un’indagine – quella strutturale sugli edifici – che ha riguardato non solo i fabbricati di via Lago di Borgiano ma anche un’altra pluralità di strutture, oggetto di verifiche all’indomani degli eventi sismici del 2016-2017. All’esito di questa vasta indagine condotta dall’Ater sono emerse le criticità solo su questi tre fabbricati risalenti al 1974.
Quanto alla polemica sulla competenza, la ritengo superflua, anche se a nessuno di coloro che oggi in maniera neanche troppo velata offrono elementi di polemica, viene in mente che il Comune di Pescara ha già vissuto situazioni di questo genere, sia pure in modalità minore per i nuclei familiari interessati. Sicuramente chi amministrava nel 1998 – e che oggi siede ancora in consiglio comunale e regionale – ricorderà lo sgombero da via Trigno di circa 40 famiglie, cui ha fatto seguito nel 2006 lo sgombero da via dei Pretuzi di altri 27 nuclei familiari.
Offriremo alle 84 famiglie che sono in una condizione di disagio tutto l’apporto possibile e con tutte le responsabilità in capo a tutti i soggetti istituzionali, avendo come obiettivo primario il bene di queste persone. Mi auguro che l’opposizione partecipi, aiuti e sostenga questa operazione, frutto di una situazione non prevista né preventivata ma che pure è emersa grazie all’attenzione di quanti oggi governano l’Ater, il Comune e la Regione”.

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