Politica

Legge giochi Abruzzo, As.tro: “Salvaguardati 4.000 posti di lavoro”

Roma. «Le Istituzioni abruzzesi hanno dimostrato una grande sensibilità nel salvaguardare i circa 4.000 posti di lavoro in Regione, in un momento in cui il Paese sta attraversando una grave crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19. Per questo ringrazio in particolare i Consiglieri regionali Mario Quaglieri e Guerino Testa». Questo il commento di Paolo Gioacchini, vicepresidente di As.tro, associazione degli operatori del gioco lecito, che ha partecipato alle audizioni che hanno portato al definitivo Testo Unificato dell’Abruzzo “Interventi per la prevenzione e il trattamento delle dipendenze patologiche e modifica alla L.R. 15/2020”, comprendente anche il gioco d’azzardo, approvato in via definitiva in Consiglio Regionale.

Il testo prevede la non retroattività per le sale esistenti prima dell’entrata in vigore e dunque la salvaguardia delle attività che operano sul territorio: «Mettere a rischio l’occupazione sarebbe stata, in questa fase, una scelta scellerata. Grazie al dialogo che si è instaurato da qualche mese a questa parte, grazie al confronto tra le parti e al lavoro dei Consiglieri in prima linea, siamo riusciti a trovare un equilibrio tra la salvaguardia della salute pubblica e la tutela dei posti di lavoro. Questo dimostra l’importanza determinante degli operatori che operano sul territorio e che sono gli unici che possono riuscire ad organizzare incontri con i diretti interessati. Auspichiamo per il prossimo futuro che vengano accolte anche altre nostre istanze, come la richiesta di essere inseriti nel tavolo tecnico dell’Osservatorio o la risoluzione della problematica legata alla troppa discrezionalità lasciata ai comuni per l’individuazione degli orari a cui avremmo voluto che fosse indicato nella legge almeno un atto di indirizzo, magari recependo quello dell’intesa stato-Regioni. L’aspetto più importante, tuttavia, resta il dialogo; ci auguriamo che le Istituzioni ci tengano in considerazione come interlocutore anche in futuro» conclude Gioacchini. Dello stesso parere, Claudio Bianchella, responsabile del territorio di As.tro: «Il primo obiettivo era l’abrogazione della norma che prevedeva le distanze dai luoghi sensibili per le attività pre-esistenti, e l’abbiamo ottenuto. A partire dal mese di settembre, abbiamo partecipato a diverse audizioni, avviando un dialogo con le Istituzioni locali che si è dimostrato cruciale, altrimenti il prossimo 21 novembre, sarebbero andati perduti circa 4.000 posti di lavoro». RED/Agipro

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