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Mostra personale dello scultore Rocco Natale

Civitella del Tronto. Rocco Natale, nato in Lucania, a Rapone (Pz), vive e lavora a Urbino dove insegna “Scultura” presso l’Accademia di Belle Arti. Opera nel campo della scultura dal 1981.

La ricerca artistica di Rocco natale è tesa a superare da un lato il silenzio della materia,attraverso l’assemblaggio. Di materiali come ceramica, rame, bronzo,ferro pietra legno,dall’altro ad assorbire le emozioni che solo l’artista vero sa trasmettere nell’opera d’arte, che per lo scultore si fa esegesi della realtà,spiegazione di un attimo che la scultura riesce a rendere eterno,perché per dirla con Honorè de Balzac, “la scultura è come l’arte drammatica, la più difficile è insieme la più facile di tutte le arti. Copiate un modello, e l’opera è compiuta; ma imprimervi un,anima, creare un tipo nel rappresentare un uomo una donna,è il peccato di prometeo. Nella scultura questi successi sono rari quanto nell’umanità lo sono i poeti. Michelangelo, Prassitele , Policleto sono i fratelli di Virgilio, di Dante e di Molière. L’0pera di questi scultori è cosi grandiosa che basta una sola statua a rendere immortale uno di loro .L’anima delle opere di Rocco Natale sfiorano la posmodernità, attinge dalle sfide del presente, si innesta, come in tanta parte del discorso artistico del professore urbinate di origine lucano, nella natura,perché invano lo scultore si sforza di porsi da un punto di vista unico;girando attorno alla figura, lo spettatore può scegliere cento di vista differenti, meno quello buono, e accade spesso, cosa umiliante per un artista, che un movimento di luce, un effetto di lume, rivelino una bellezza diversa da quella a cui egli aveva pensato.
Intensa è la partecipazione a mostre personali e collettive quali: “Una nuovissima generazione nell’arte italiana” (Siena, 1985), “Forme del vedere” (San Quirico d’Orcia, 1986), “Immaginazione aurea. Artisti-orafi e orafi-artisti nel secondo Novecento” (Ancona, 2001). Su invito di Giovanni Carandente, nel 1988, ha esposto alla Biennale d’Arte di Venezia (Aperto88). Ha esposto presso la Galleria “Il millennio” (Roma, 1988), Louise Gallery (Londra, 1989), Premio Termoli (Termoli, 1989), Galleria “Il punto di svolta” (Roma, 1995), “Immemorabili spazi” Galleria KN (Ancona, 1995). Tra le mostre, si segnalano: “Identità e Mutamento” (Sale del Castellare, Palazzo Ducale Urbino, 2000), “Memorie del sottosuolo” (Galleria Civica d’Arte Moderna di Spoleto, 2006). Sue opere sono state esposte, inoltre, presso la Galleria “Creative council” (Milano, 2009), e per la Biennale di Venezia del 2011 – all’interno della sezione “Lo stato dell’arte regione d’Italia” – all’Orto dell’abbondanza di Urbino e alla Galleria civica Potenza. Più recentemente, si ricordano, “Atelier del contemporaneo” (Sassoferrato, 2012), la personale presso il cortile della Biblioteca di Sant’Agata bolognese (Bologna, 2012), e “Oltre il silenzio della materia” (Museo Barbella di Chieti, 2016).

Si sono interessati alla sua ricerca: Enrico Crispolti, Giovanni Carandente, Anna Caterina Toni, Mariano Apa, Bruno Ceci, Roberta Ridolfi, Massimo Bignardi, Silvia Cuppini, Armando Ginesi, Francesca Pietracci, Gabriele Tinti, Lucio del Gobbo, Antonello Rubini, Micla Petrelli, Carlo Franza, Massimo Pasqualone, Susanna Morris, Giuseppe Tedeschi, Francesco Orsolini, Leo Stozieri, Carlo Melloni, Andrea Bruno Delguercio, Laura Monaldi, Lia Devenere, Alberto Berardi, Mario Pellegrini, Lucilla Melloni, Silvia Galzia, Cinzia Zungolo.

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