Cultura e eventi

Approvato il progetto definitivo degli interventi di sistemazione idraulica del bacino del fiume Pescara

Pescara. Un crono programma ben definito, che ha scandito ogni passaggio necessario alla realizzazione finale: di questo passo entro l’autunno, con l’approvazione del bilancio della Provincia, verrà dato il via all’opera di sistemazione idraulica del bacino del fiume Pescara nei territori di Pescara, Spoltore, Cepagatti, San Giovanni Teatino e Chieti, finanziato dal ministero dell’Ambiente con un importo di 1.549.370,00 euro. La somma deriva da un vecchio stanziamento che il ministero, fin dal 2003, tramite la regione Abruzzo, aveva concesso alla Provincia di Pescara per un massiccio intervento di sistemazione idraulica. Oggi quei fondi sono stati recuperati, e la Provincia ha provveduto a fornire il progetto definitivo di manutenzione ordinaria e difesa delle sponde del fiume.

Sono state indette e svolte, tra maggio e giugno, le due conferenze di servizi per acquisire i parerei degli enti e delle amministrazioni interessate, ed ora, con Decreto del Presidente Antonio Di Marco, è stato approvato il progetto definitivo dei lavori, che presentano un quadro economico corposo e complesso: 1.549.370,00 euro per la sistemazione idraulica nel tratto Chieti Scalo-Pescara, per migliorare gli argini e sistemare le opere esistenti. Nelle prossime settimane si provvederà alla progettazione esecutiva e sua approvazione (45 giorni) e poi alla consegna dei lavori (15 giorni) , esecuzione (240) e collaudo (20 giorni).

Gli interventi riguarderanno la manutenzione delle sponde del fiume Pescara, a partire da Pescara e fino a Chieti Scalo (loc. Madonna delle Piane) e la realizzazione di opere di difesa del suolo, laddove, in seguito alle recenti piogge, il fiume è tracimato. Verrà messa a dimora nuova vegetazione, con lo scopo di creare una barriere di difesa che avrà quanto meno lo scopo di proteggere le sponde nel caso di altri rovinosi eventi atmosferici. “Soluzioni non risolutive – dichiara il Presidente Antonio Di Marco – ma che saranno di grande supporto alla rinaturalizzazione delle sponde e contrasteranno le conseguenze di altre future esondazioni. Il tutto in un’ottica di salvaguardia ambientale che è strettamente collegata al progetto di utilizzazione delle sponde del fiume Pescara a scopi paesaggistici e turistici”.

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