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Parità di genere

Care amiche e cari amici,
oggi vorrei affrontare un argomento che potrebbe alimentare diverse correnti di pensiero. Però è importante parlarne. Soprattutto perché si sta perdendo di vista il vero significato Sto parlando della parità di genere, comunemente conosciuta come parità tra i sessi o uguaglianza sessuale. Personalmente sono per la parità, intesa come assenza di ostacoli verso qualsiasi individuo. Se è vero che ci sono uomini poco intelligenti, è altrettanto vero che ci sono pure donne con la stessa intelligenza limitata.
Così come ci sono donne e uomini di grandi capacità e rispetto verso il sesso opposto. Detto ciò mi sento di dire che la parità deve essere intesa come il dare la possibilità a tutti di affermarsi nella società senza alcuna discriminazione.
Dove non debba prevalere il colore rosa o azzurro. Le discriminazioni soffocano opportunità, sprecano il talento umano necessario per il progresso economico e accentuano le tensioni sociali e le disuguaglianze. Tenendo presente sempre che ci sono cose che l’uomo non potrà mai fare come una donna e viceversa, è fondamentale assegnare il ruolo per le vere competenze che una persona possiede e dimostra di possedere. Non deve vincere l’idea che si sceglie la preferenza di genere per un determinato scopo. Questa è la ‘ratio’ entro cui ci si deve muovere. Chiarito ciò, ritengo che ci debba essere più rispetto per le donne, non perché migliori, ma perché ancora oggi subiscono atteggiamenti discriminatori da certi uomini che si ritengono migliori e/o superiori. Persistono le disparità, soprattutto nel mercato del lavoro. Le donne continuano a essere sovrarappresentate nei settori peggio retribuiti e sottorappresentate nelle posizioni apicali. Mentre alcuni paesi del mondo hanno fatto progressi nella parità di genere e nell’emancipazione delle donne attraverso gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, in altri donne e ragazze continuano ancora a subire discriminazioni e violenze. È necessario battersi ancora di più per questo diritto umano fondamentale. Condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace. Ovunque bisogna garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso. Così come la possibilità di inserirle nei processi decisionali, politici ed economici. Solo così si possono raggiungere traguardi necessari come:

– Eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine, sia nella sfera privata che in quella pubblica.
– Sconfiggere il traffico di donne, lo sfruttamento sessuale e di ogni altro tipo.
– Impedire ogni pratica abusiva come il matrimonio combinato, il fenomeno delle spose bambine e le mutilazioni genitali femminili.
– Riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito.
– Garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale.

Agli obiettivi sopraccitati se ne possono aggiungere molti altri. Bisogna solo convincersi che la donna non rappresenta il sesso debole. Secondo le recenti stime dell’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro), ILO in inglese (International Labour Organization), OIT in francese (Organisation internationale du travail) e spagnolo (Organización Internacional del Trabajo), ci dicono che le donne sono ancora lontane dal raggiungimento dell’uguaglianza di genere. Impegniamoci quindi, a far sì che le prossime stime ci informino del contrario. Ognuno, a proprio modo, può aiutare a debellare il concetto che la donna viene dopo.

Enza Nardi Autrice

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