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National hugging day

Care amiche e cari amici,
il tema che tratterò oggi più sembrare frivolo, per certi aspetti. Forse però, ora più che mai, sta assumendo un aspetto importante e fondamentale per la salute della nostra psiche. Parlo dell’abbraccio. Quel gesto silenzioso che esprime più di mille parole. L’abito più bello che chiunque vorrebbe e dovrebbe indossare. Un gesto che erroneamente fino a poco tempo fa veniva sottovalutato. Inteso come semplice avvicinamento tra due persone gettando al collo le braccia come fosse un’azione scontata. Probabilmente non ci siamo mai soffermati a pensare che la prima dimostrazione d’amore, d’affetto e d’amicizia consiste nell’abbracciarsi. Molti studi hanno dimostrato come abbracciare le persone a cui teniamo aumenti la produzione nel nostro corpo di ossitocina, ovvero il cosiddetto ormone della felicità, che contrasta ansia e depressione. Contemporaneamente fa abbassare la pressione sanguigna, riduce lo stress, l’ansia e la paura, rendendo quindi migliore la qualità della vita. Del resto tutti possono testimoniare come un abbraccio caloroso abbia effetti decisamente positivi dal punto di vista psicologico, emotivo e sociale. Fondamentale per affrontare alcune difficoltà della vita. Ecco perché, dunque, bisognerebbe abbracciarsi di più, tutti i giorni. Proprio per i benefici di questa dimostrazione d’affetto, un ragazzo australiano ha creato il movimento Free Hugs for all (abbracci liberi per tutti), che dona abbracci gratuiti agli sconosciuti regalando loro affetto e calore umano.
In tempi non lontani, quando ci era ancora concesso, l’abbraccio era un gesto tanto desiderato dai cari lontani, con cui non si poteva vivere il quotidiano. Oggi il nostro acerrimo nemico invisibile quale il Covid 19, ha evidenziato il bisogno che ognuno di noi ha di essere stretto tra le braccia, anche dalla persona più vicina. Mai è stato importante come in questo momento. Proprio oggi è il National Hugging Day, la giornata dell’abbraccio, istituita negli Stati Uniti nel 1986 dal reverendo Kevin Zaborney in Michigan. L’obiettivo di questa ricorrenza è di evidenziare l’importanza di questo gesto che ha benefici per la salute e per la mente. L’iniziativa venne celebrata per la prima volta nel Michigan per diffondersi poi nel resto degli Usa e poi anche fuori, trovando l’appoggio di tutti. Consapevoli che la potenza di un abbraccio può avere effetti ben oltre il visibile. Dall’America si è poi diffusa in tutto il mondo diventando ormai la Giornata Mondiale dell’abbraccio. Lo scopo è quello di incoraggiare tutti ad abbracciare più spesso la famiglia e gli amici, visto che il mondo dei social ce ne sta privando sempre di più. Negli ultimi anni si è diffusa la Hug Therapy, terapia che si basa sul contatto sensoriale e sulla stimolazione dei centri emotivi del cervello così da ottenere una sensazione di soddisfazione e appagamento, riducendo i livelli di ansia. Insomma, quando per vari motivi ci si può sentire fiacchi, demotivati, spenti, privi di aspettative e soli, ecco che un semplice gesto ha il magico potere di farci sentire amati, protetti, “giusti”. Che aspettate allora, giratevi verso la persona che avete accanto e abbracciatela. La farete stare meglio e starete voi stessi meglio. Pensate che a Milano, in via Turati. è nato il primo store, Biancolatte Hugs. Si tratta di un negozio nel negozio all’interno di un vero paradiso dei foodie Biancolatte. Interamente dedicato a pupazzi, bambole e balocchi per adulti. Ambiente chiaro, colori tenui, arredamento boho-chic e un coniglio bianco gigante accolgono gli ospiti. Si torna subito bambini, un po’ Alice nel paese della Meraviglie, abbandonando subito gli scudi che ci proteggono dal mondo esterno. Pare che ci si senta subito più leggeri. Questo perché i sociologi hanno osservato che è cresciuta la tendenza tra gli adulti di cercare nei peluche un attimo di conforto e rassicurazione delle preoccupazioni della vita.
Che tristezza!
Direi che forse bisognerebbe ribaltare nuovamente la situazione e sostituire i pupazzi con persone in carne ed ossa. Nulla paragonabile ad un abbraccio ricambiato.

Enza Nardi Autrice

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