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Pescara Calcio a 5: Matteo Iannascoli, ds dei due mondi

Pescara. Anche quando è in vacanza Matteo Iannascoli non si allontana mai dal suo smartphone e quindi non è stato difficile riuscire a contattarlo per quella che ormai è diventata un’intervista rituale prima dell’inizio di ogni stagione.

Matteo, per te le fatiche estive sono aumentate: doppio impegno, doppio mercato … al maschile e al femminile.

Diciamo che grazie al blasone, arricchitosi in questi anni per i tanti successi, e grazie all’immagine di Società ambiziosa e vincente che ci siamo conquistati nel panorama del futsal italiano, non è stato un mercato difficile né per gli uomini né per le ragazze. Ormai tutti conoscono la famiglia Iannascoli e le garanzie che questa può offrire in termini di serietà, solidità economica e ambizioni, parametri che rappresentano per noi un ottimo biglietto di presentazione. Apparentemente, il nostro mercato può sembrare un mercato di stallo o comunque privo di effetti speciali ma, a nostro avviso, è stata invece una campagna di rafforzamento che ci ha reso ancor più solidi e lunghi rispetto alla scorsa stagione. Abbiamo ponderato bene tutte le scelte e operato secondo principi di razionalità. Riteniamo di aver mantenuto alto il nostro tasso di competitività, potendo contare su un roster di grandi motivazioni individuali e collettive. Per la verità abbiamo provato a portare a Pescara Ricardinho ma la squalifica del nostro campo e la vittoria nella Liga del Movistar hanno vanificato di fatto quell’apertura che ci era stata data al trasferimento dal calciatore portoghese in riva all’Adriatico. Resta il rammarico di non essere riusciti in un’impresa che avrebbe dato lustro a tutto il futsal italiano ma non per questo saremo meno competitivi rispetto alla passata stagione.

Mercato di grandi nomi, invece, per quanto riguarda le ragazze?

A differenza della maschile, per le ragazze abbiamo operato un cambiamento radicale, cercando di creare un team super competitivo. Partendo dalle conferme di mister Segundo, di Bertè, Bellucci e Antonaci e confidando nella definitiva consacrazione di Plevano, De Massis e Vianale, abbiamo voluto innesti mirati non solo sul piano della qualità e della solidità ma anche e soprattutto sulla base delle effettive motivazioni delle ragazze reclutate. Non abbiamo ingaggiato a caso giocatrici del calibro di Tampa, Vanessa Pereira e Taty, che hanno voluto fortemente Pescara, rinunciando anche ad offerte più vantaggiose a livello economico. Se aggiungiamo a queste tre campionesse, due giocatrici italiane del valore di Exana e Siclari e tra i pali due numeri uno di ruolo e di fatto quali Ribeiro e Vecchione, c’è poco da aggiungere per quantificare il livello del roster biancazzurro. Sicuramente ci sarà da divertirsi, mister Segundo è a mio avviso il tecnico migliore in circolazione e di sicuro daremo filo da torcere a tutti.

Tornando al mercato della maschile, si può dire che è stato anche un mercato caratterizzato dai “grandi ritorni” di Rescia, Romano ed Ercolessi?

Tre ritorni, tre storie tutte differenti.

Andiamo con ordine: Rescia.

Maxi era andato via per provare una scelta professionale del tutto diversa da quella italiana. Il suo approccio in Liga e nel mondo professionistico è stato molto positivo ma Rescia ha potuto verificare che giocar bene non basta per aprirsi uno spazio dei club spagnoli di prima fascia, che hanno organici quasi sempre molto chiusi e poco avvezzi ai cambiamenti. Il livello qualitativo in Spagna è altissimo e visto che non si sono aperti spazi per lui nel Barcellona, nel Movistar o nel Pozo, i soli club che avrebbero potuto consacrare la sua carriera. Maxi ha ritenuto opportuno un suo riento in Italia. Nonostante avesse quindi un contratto di tre anni, Maxi ha voluto fortemente il suo ritorno a Pescara, dove aveva vinto e dove si era consacrato come uno dei giocatori migliori del nostro campionato. A questo si aggiunga che il ritorno di Maxi è stato fortemente sponsorizzato da mister Colini, fortissimamente voluta da me e dalla società, ed è per questo che quando si è aperta una possibilità abbiamo subito lavorato con risolutezza per riavere Maxi a Pescara.

Ercolessi?

La possibilità di riportare Ercolessi a Pescara si è concretizzata quando ormai stavamo chiudendo il roster. È stata una trattativa lampo, “cotta e mangiata”, il giocatore desiderava tornare e abbiamo chiuso il suo trasferimento con soddisfazione di tutti. Erculessi è un giocatore nel quale abbiamo sempre creduto e che avevamo ceduto a malincuore nella passata stagione sulla base di una sua specifica richiesta di avvicinamento a casa, in Veneto. A mio personale avviso Ercolessi è per valore assoluto il miglior giocatore italiano e quindi credo fortemente che il sacrificio che abbiamo fatto per riportarlo a Pescara sarà ben ripagato.

Romano?

Lo abbiamo contattato nella fase di avvio del mercato. Ci era stato espressamente richiesto da mister Colini, con il pieno avvallo della Società, ed è stato quindi uno dei primi giocatori che abbiamo cercato. Sergio, sin da subito, ci ha dato il suo placet ed è stato facile trovare l’accordo tra le parti. Ci ha molto colpito la sua grande voglia di rivalsa, perché vuole dimostrare che il Romano che tutti conoscono è ben diverso da quello che tre anni fa non riuscì ad esprimersi al meglio qui a Pescara. Sergio veniva da un infortunio ad un crociato che ne limitò il rendimento insieme ai problemi tecnici di quella squadra che caratterizzarono tutta quella sfortunata stagione. Siamo sicuri che dopo il grande campionato giocato nell’Acqua&Sapone, Romano saprà continuare su questa strada e che potrà darci un grande apporto sia dal punto di vista tecnico che comportamentale. Sergio, infatti, è un giocatore di grandi motivazioni e di grande sacrificio e pertanto assolutamente confacente con lo spirito che anima il Pescara. Siamo molto contenti che Romano abbia accettato di tornare da noi.

Rosa ampia e completa, mercato chiuso?

Rosa ampia e completa, riteniamo di aver fatto il massimo per potenziarla e per poter competere su più fronti. D’altra parte le altre non sono state a guardare e si sono rafforzate. Basta prestare attenzione al rafforzamento operato dalle neopromosse per rendersi conto che sarà oltremodo difficile confermarsi a livello di vittorie. Se a questo aggiungiamo anche gli impegni in Europea è facile rendersi conto che per far bene si ha la necessità di avere una rosa lunga e composta da uomini fortemente motivati. Noi crediamo di aver fatto bene, poi naturalmente per verificare il tutto dovremo come ogni anno attendere il verdetto del campo. Mercato chiuso ? No! Stiamo per annunciare un altro innesto di caratura europea, un giocatore dalle forti motivazioni, esperto, di grande qualità e di altrettanta quantità. Un giocatore con le credenziali giuste per far parte del progetto Pescara: qualità tecniche e morali, motivazioni, competitività e soprattutto un grande attaccamento alla maglia. Giocatori, solamente, attaccati al denaro, qui, non li vogliamo. Tantissimi sono i giocatori di prima fascia che si sono proposti ma molti di questi non possedevano le qualità che prima ho elencato e pertanto li abbiamo scartati.

La Società biancazzurra, anno dopo anno, cresce in solidità, in organizzazione e in ambizioni. Come riuscite a rispondere a tutte le esigenze e ai problemi che tutto questo comporta?

Molto semplicemente … con il lavoro. La nostra crescita è stata sostenuta da tanto tanto lavoro e dalla grandissima passione per questo sport, che ormai è entrato nel sangue dei pescaresi. Lavoriamo con trasparenza, equità e serietà e questo ci ha permesso di crescere costantemente anno dopo anno. Non credo ci siano altre strade.

Al centro di questa organizzazione, operativamente, ci siete tu, che sei molto di più di un direttore sportivo, e mister Colini, che è molto di più di un allenatore. Ormai tra di voi c’è un affiatamento assoluto.

Tra me e il mister si è creato un rapporto eccezionale e non solo di natura tecnica. Ci confrontiamo ogni giorno costantemente, sappiamo tutto l’uno dell’altro e questo crea una sinergia utile a programmare al meglio e a rispondere ai mille problemi tecnici ed organizzativi che incidono sull’operato della squadra. Da parte mia non posso che ringraziarlo per quello che è riuscito a trasmettermi in questi tre anni. Mi ha fatto crescere molto sia dal punto di vista tecnico che da quello relativo alla gestione del gruppo e al campo manageriale. Mario Patriarca, che devo sempre ringraziare, mi ha instradato al futsal e coinvolto nella gestione tecnica logistica della squadra, facendomi apprezzare questo sport come pochi. Fulvio Colini, poi, mi ha dato le chiavi giuste per operare al meglio. Ho avuto maestri straordinari, entrambi, a loro modo, hanno fatto sì che la mia “formazione” fosse completa ed ampia. Per quanto riguarda Fulvio, offrimi l’occasione di ringraziarlo pubblicamente, come faccio privatamente a chiusura di ogni stagione, perché ha dato un grandissimo contributo sia alla mia crescita sportiva che a quella personale.

Proiettiamoci alla prossima stagione, quali saranno le squadre più competitive?

Oltre noi, che cercheremo come sempre di dire la nostra, vedo molto bene il Napoli, che di sicuro resterà nel novero delle quattro squadre più forti. Sullo stesso piano metto l’Acqua&Sapone, che si attesta anch’essa a livelli competitivi molto alti e lo stesso Kaos in una versione rinnovata. Un gradino sotto la Luparense, che forse ha perso qualcosa a livello qualitativo anche se di sicuro sarà capace come sempre di essere competitiva sia in Italia che in Europa. Noi l’affronteremo subito in Supercoppa, spero in Cina, e pertanto avremo sin da subito l’occasione per saggiare le sue forze. Poi il mercato è sempre da considerare in una forma limitativa perché il campo è chiamato a confermare o smentire le attuali valutazioni.

Tornando al Pescara su quale giocatore scommetteresti per una grande stagione?

Il termine “scommettere” non mi piace, la costruzione di un roster non nasce da “scommesse”. Diciamo che abbiamo piena fiducia in tutti, visto che li abbiamo scelti o confermati. Non voglio, però, essere evasivo e allora dico che innanzitutto mi attendo moltissimo da Mentasti, un’acquisizione passata quasi in sordina ma espressamente voluta da mister Colini. Mentasti sostituirà Leggero e sono certissimo che lo farà al meglio. Poi punto su Romano, per le ragioni che ho già elencato, e infine su Diego Burato, un giocatore polivalente che saprà offrirci di sicuro un rendimento di grande spessore tecnico e comportamentale.

A mio avviso è rimarchevole e fa onore al Pescara anche l’impegno economico degli investimenti rivolti in questi anni a valorizzare i settore giovanile e i migliori prospetti italiani?

Permettimi di dire che le vittorie conseguite dal nostro settore giovanile e la valorizzazione anche in prima squadra dei nostri migliori prospetti mi riempie d’orgoglio. Anche in questo mercato abbiamo fatto un investimento importante per confermare Jack, come simpaticamente chiamiamo Azzoni. Siamo certi che possa darci una mano importante nel presente con la speranza, ben riposta, che tra qualche anno possa ricoprire un ruolo importante in Nazionale.

Uscendo per un attimo dal nostro particolare, vorrei chiederti se hai qualche proposta da offrire per far decollare il futsal italiano e innalzarlo finalmente a livello degli sport di squadra più celebrati?

Sarei presuntuoso se volessi proporre una qualche ricetta, mi limito a dire che mi auguro un generale miglioramento organizzativo. Si parla sempre d’investimenti ma si possono fare grandi cose e lavorare bene anche solo migliorando la capacità di progettazione. Nella mia esperienza c’è un miglioramento costante che si produce nella cura di ogni dettaglio organizzativo. Già essere meno approssimativi ci porterebbe a fare un bel salto di qualità. Vedo che adesso si sta facendo qualcosa di nuovo, soprattutto, nell’ambito della comunicazione e spero che questo ci porti ad una maggiore visibilità. Rimaniamo in attesa di verificare dei sostanziali passi in avanti rispetto alla situazione attuale.

A proposito di progetti, ci sarà un ampliamento ulteriore del “Progetto Pescara”?

Si, stiamo lavorando su diverse iniziative, tese a valorizzare il nostro brand e a permettere ai nostri tifosi di essere sempre più vicini alla squadra. In particolare siamo in fase ultimativa di un progetto che per motivi esclusivamente scaramantici non voglio ancora pubblicizzare. Lo staff organizzativo è stato riconfermato in blocco e sarà ulteriormente potenziato il settore della Comunicazione dove faranno il loro ingresso Luciano Rapa e il fotografo Adamo Di Loreto. Apriremo finalmente un e-shop sul sito web e presto attiveremo un’iniziativa di merchandising dedicata ai tifosi.

Siamo alla fine di questa intervista, non resta altro che salutare i tifosi.

I nostri tifosi sono magnifici e vorrei abbracciarli uno per uno, ringraziandoli per l’affetto che ci dimostrano sempre. Ad Ancona si è avuta la dimostrazione più bella ed esaltante dell’amore e della passione che tutta la nostra città nutre nei confronti dei colori che rappresentiamo. A loro dico di essere fiduciosi perché anche quest’anno saremo competitivi. Purtroppo la squalifica ci terrà lontani da loro per un po’ ma stiamo pensando ad una serie di iniziative che ci permettano di essere comunque sempre vicini a loro. Un abbraccio e Forza Pescara.

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