Politica

M5S Pescara sul Masterplan “Porta Nord”

Approvata la sola osservazione della parrocchia di via Carlo Alberto Dalla Chiesa riproposta in consiglio dal M5S

Pescara. Con il centrodestra al governo della città il verde lascia spazio al cemento.
Non la rete ecologica e quella del verde dei proclami della campagna elettorale di Masci, ma ciò che crescerà nei prossimi anni sarà l’occupazione del suolo a favore della costruzione di nuovi palazzi.

In sostanza il Masterplan “Porta Nord”, approvato ieri dal consiglio comunale con i voti favorevoli del solo centrodestra, è stata una semplice scusa, architettata per nascondere dietro la previsione di qualche alberello, il vero e originario progetto di realizzare dei palazzi nelle aree verdi accanto alla “Forestale”. Un vecchio pallino del centrodestra, figlio del loro piano regolatore del 2003, successivamente modificato dal “Piano delle invarianti per lo sviluppo sostenibile” del 2007 dell’Amministrazione Acerbo-D’Alfonso. “Che il Masterplan Porta Nord fosse una foglia di fico per nascondere il cemento affianco alla Riserva di Santa Filomena era chiaro sin dall’inizio” – commenta la consigliera del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini – ma ciò che è peggio è l’ulteriore presa in giro di cittadini e associazioni che, con la scusa della partecipazione, erano stati illusi di poter essere ascoltati dall’Amministrazione Masci. Così professionisti, studenti, cittadini hanno investito tempo e aspettative per poter offrire al Comune visioni, idee e proposte. Tutto questo patrimonio di partecipazione è stato accantonato dall’assessore all’urbanistica in un allegato alla delibera che non ha previsto alcuna modifica a seguito di questo processo, tirando dritto per la propria strada e vanificando tutto il percorso fatto sui social che aveva illuso tutti di un’attenzione del Comune di Pescara per la partecipazione popolare, dedicandoci addirittura una pagina Facebook ad hoc”.

“Un pessimo progetto predisposto un anno fa – aggiunge il consigliere Paolo Sola – è stato ritardato per mesi per dar modo alla città di offrire contributi e idee e l’Assessorato ha impiegato oltre 9 mesi per visionare le 25 idee pervenute e per poi non selezionarne nessuna. Una sola osservazione si è salvata alla fine del dibattito consiliare, frutto della caparbietà del Movimento 5 Stelle che ha riproposto in consiglio comunale il contributo prima ignorato dall’assessore Del Trecco e pervenuto dai cittadini e tecnici vicini alla Parrocchia Visitazione di Maria di Don Cristiano, per ottenere la pedonalizzazione degli spazi antistanti la struttura di culto.

“Il governo del territorio non può essere fatto a colpi di maggioranza, soprattutto quando si tratta di masterplan e piani di lungo periodo che travalicano anche due o tre amministrazioni diverse. Una tale sensibilità politica denota una scarsa visione strategica e la sola volontà di apparire come decisionisti, scimmiottando una tradizione politica che proviene dalla prima metà del secolo scorso – aggiunge il consigliere Massimo Di Renzo.

“Siamo preoccupati – conclude il consigliere Giampiero Lettere – dell’atteggiamento dell’Amministrazione Masci sulle grandi questioni della città. Hanno approvato il progetto dell’area di risulta dell’Amministrazione Alessandrini bocciandosi anche le osservazioni che avevano fatto loro stessi quando erano all’opposizione, hanno approvato il Masterplan Porta Nord, bocciando tutte le osservazioni pervenute dalla città, subiscono le scelte della Regione che farà costruire un supermercato sulla riviera nelle aree dell’ex Fea, per non parlare dell’Università e dei privati che mettono le mani sulla città senza che il Comune proferisca parola o tenti di governare i processi in cui, grazie a Masci e al centro destra, il Comune fa solo da passacarte. Pescara, per il suo bene, merita di meglio”.

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