Parlane con Enza

Cyberbullismo, problemi delle nuove generazioni

Care amiche e cari amici,
molti di voi saranno genitori e chi non lo è  avrà di certo un fratello, una sorella o dei nipoti o semplicemente conoscerà qualche giovane ragazza/o e i problemi che la generazione odierna sta vivendo. Fortunatamente non tutti. Se vogliamo fare un tuffo nel passato, ci rendiamo conto che i problemi della nuova generazione somigliano molto a quelli che hanno caratterizzato quelli precedenti. Probabilmente chi oggi ha quaranta, cinquanta o più anni lo ricorda. Come fossero tappe obbligate, a cicli, ritornano gli stessi scogli: dipendenze varie che a quelle già esistenti se ne aggiungono di nuove. Si è  quindi messi costantemente di fronte a problemi esistenziali, alimentari, familiari, difficoltà scolastiche, bullismo.
Come sappiamo i giovani, dalla nascita ai primi vent’anni, si formano in base a tre livelli sociali con cui entrano in contatto: genitori, scuola, società. Nel primo periodo i genitori hanno un ruolo esclusivo e fondamentale nella formazione del bambino. Fino all’età di 4/5 anni. Poi assume la massima importanza l’insegnamento scolastico, dove i bambini trascorrono molte ore della loro vita. Nella parte finale dell’adolescenza diventa particolarmente importante la vita sociale e i modelli generici che da essa si seguono. E’ il periodo in cui si possono formare forti complessi che poi potrebbero restare dentro per tutta la vita. Motivo per cui bisogna seguire i giovani e fargli sentire il supporto dell’adulto nel caso dovessero subentrare  pericoli mai incontrati prima, e che nessuno avrebbe immaginato di dover affrontare. Importante, però, è non cadere nell’errore che ormai quasi tutti i giovani genitori fanno: eccesso di permissivismo e protezionismo. Per restare confinati nel problema tra i più sentiti ai giorni d’oggi vorrei parlare del cyberbullismo e l’azzardo. Cyberbullismo (bullismo elettronico) è una forma di bullismo condotto attraverso strumenti telematici. Fenomeno sociale più pericoloso al mondo. Gli adolescenti sono eccessivamente attratti dai social network e dalle scommesse online. I giovani sono consapevoli del fatto che sia più facile e più giusto comunicare con gli altri di persona, piutttosto che con i social network perché hanno consapevolezza dei pericoli a cui vanno incontro. Ormai scuola e famiglia si adoperano in ogni modo per allertarli. Nonostante ciò molti persistono a sottovalutare i pericoli a cui vanno incontro e continuano con l’utilizzo imprudente dello smartphone e di altri strumenti digitali. Diverse indagini fatte da “Progetto Selfie“, promosso dal Centro Semi di Melo (nato dalla collaborazione tra Casa del Giovane e Fondazione Exodus per la prevenzione, l’accoglienza e il trattamento del disagio giovanile), ci mette a conoscenza che il 37.05% dei ragazzi ha dichiarato di essersi sentito fortemente offeso, isolato, minacciato, preso in giro a causa dei comportamenti ripetuti di qualcuno, e oltre che di presenza anche e soprattutto sul web (social network, WhatsApp e simili). Questo ci fa capire che decenni di anni fa il bullismo creava conseguenze causate da un gruppo ristretto di bulli, in luoghi e momenti specifici con un passaparola circoscritta. Oggi il cyberbullismo è un terribile fenomeno in allarme  crescita, inarrestabile. Manifestazione tipica della  criminalità minorile. Quando un ragazzo/a viene preso di mira perché ritenuto “diverso”, anche da un solo bullo, questo può spargere a macchia d’olio l’accaduto e darlo in pasto a migliaia di altri cyberbulli, i così detti “leoni da tastiera”, attraverso una rete infernale: internet. A supporto di quanto sopraddetto è importante informare più persone possibili che la legge del 2017 prevede che il minore vittima di cyberbullismo, se ha più di 14 anni, altrimenti i genitori per suo conto, può chiedere al gestore del sito internet o del social media o al titolare del trattamento di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in Rete oggetto della pratica. Se non si provvede entro 48 ore, l`interessato può rivolgersi al Garante della privacy che interviene direttamente entro le successive 48 ore chiedendo questo intervento. Il modulo per il Garante privacy è scaricabile da i ternet e deve essere inviato a cyderbullismo@gpdp.it

Enza Nardi Autrice

Related posts

Entro i confini d’Italia

redazione

National hugging day

redazione

Dignità fino alla fine

redazione

Lascia un Commento

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. OK Continua a leggere

Privacy & Cookies Policy