Politica

Pescara, Foschi su Commissione per obiettivi Piano Urbano Mobilità Sostenibile

Pescara. “Due sono gli obiettivi principali ai quali dovrà condurre il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile: l’azzeramento della produzione di CO2, ovvero di anidride carbonica, entro il 2030 e l’azzeramento del numero delle vittime della strada entro il 2050. Due target ambiziosi, in apparenza temporalmente distanti, ma tecnicamente molto difficili, che anche Pescara dovrà raggiungere secondo quanto previsto dalle linee guida europee cominciando il proprio cammino con il nuovo Pums. È quanto emerso oggi nel corso della terza seduta di Commissione dedicata all’esame del Pums e che ha concentrato i riflettori sul processo della Valutazione Ambientale Strategica, seguito dall’architetto Luisa Volpi e dal geologo Edgardo Scurti”. Lo ha detto il presidente della Commissione Mobilità Armando Foschi al termine della seduta, che ha visto anche la presenza dell’assessore delegato Luigi Albore Mascia.
“La procedura di Vas, come hanno illustrato i due tecnici – spiegato il Presidente Foschi – è stata lunga e laboriosa, e ha preso il via già dopo la prima adozione in giunta del documento, ovvero nel 2017, salvo poi subire aggiornamenti con la nuova giunta comunale. Ovviamente per superare l’esame di Valutazione ambientale strategica, lo strumento di pianificazione sicuramente ha sposato i principi fondamentali e i capisaldi delle direttive europee, prevedendo l’abbattimento delle soglie del rumore derivanti dal traffico, il potenziamento dei sistemi di trasporto pubblico, l’azzeramento dell’inquinamento atmosferico. Ma soprattutto, nella fase di predisposizione di tutta la documentazione necessaria, l’Ufficio tecnico ha deciso di coinvolgere tutta la macchina amministrativa, inserendo a sistema tutte le progettazioni in corso che, in qualunque maniera, potevano avere una coincidenza con la mobilità cittadina, al fine di renderle coerenti con lo stesso Pums, a partire dai quattro interventi infrastrutturali strategici, ovvero il prolungamento dell’asse attrezzato sin dentro il porto-banchina sud; la realizzazione dello svincolo di Colle Caprino; la nuova strada di collegamento tra via Prati e via Colli Innamorati per agevolare l’ingresso diretto delle auto sulla circonvallazione; la realizzazione di nuovi parcheggi, limitando per quanto possibile il consumo del suolo. Nell’elaborazione della Vas è stata redatta la Tavola dei Centri di aggregazione esistenti sul territorio comunale, ovvero ospedali, parchi, scuole e centri sportivi che il Piano della mobilità sostenibile, attraverso la pianificazione, dovrà mettere in rete favorendo la realizzazione di collegamenti sostenibili, ovvero rendendoli raggiungibili per l’utenza senza la necessità di ricorrere alla vettura privata. Una volta redatta la Vas, la stessa è stata pubblicata per 60 giorni per consentirne l’esame da parte dei cittadini e l’invio di eventuali osservazioni, e in effetti sono state ricevute tre note, dall’Arta, dalla Sovrintendenza e dal Genio Civile Regionale, il quale quest’ultimo, ha sollecitato una maggiore attenzione tra le previsioni del Piano della Mobilità e la Carta del rischio idrogeologico per evitare eventuali interferenze infrastrutturali. Nella Vas è stato previsto anche un monitoraggio a un anno di distanza dall’approvazione del Piano, per verificare il cammino progettuale in corso o l’eventuale necessità di introdurre correttivi, e l’aggiornamento dei dati a due anni di distanza. Non solo: la Vas ha certificato anche la perfetta coerenza del Pums con le previsioni del Piano regolatore generale e con tutti i piani di programmazione e pianificazione sovraordinati e paralleli rispetto al Piano della Mobilità stesso. Non in ultimo – ha aggiunto il Presidente Foschi – sono due gli obiettivi più ambiziosi che, secondo quanto previsto nella Vas, andranno raggiunti dall’amministrazione: ovvero la riduzione a zero della produzione di anidride carbonica entro il 2030 da un lato e, dall’altro, delle vittime della strada entro il 2050, ovvero azzeramento dell’incidentistica stradale grazie a una mobilità snella, razionale e fluida, attraverso la contrazione del numero dei mezzi privati in circolazione e la realizzazione di sedi dedicate per il trasporto ciclabile e per la mobilità pedonale”.

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