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“Minerva”, il nuovo brano di Ianez: l’intervista

Minerva”, il nuovo singolo di Ianez (prodotto da Fabio Tumini per Satellite Records) è disponibile dall’1 Aprile su tutte le piattaforme digitali (in radio dal 2 Aprile), accompagnato dall’onirico videoclip per la regia di Antonella Giuliano. Minerva, dea della saggezza, nasce da un mal di testa di Giove. Ianez usa la stessa metafora per descrivere un amore finito, una delusione e l’ossessione del ricordo. Una presenza che continua a vivere in un ambiente condiviso dove ogni cosa, ogni elemento rievoca attraverso le immagini “ciò che è stato” rendendo ancora più desolante la fine della storia.

Ianez ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Minerva” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?

“Minerva” è un brano che parla fondamentalmente d’amore, una storia finita, quelle finite sono storie che finiscono sempre male, anche quando non sembra. C’è sofferenza e molte volte diventano delle ossessioni, non pensiamole in maniera brutta, ossessione nel senso di un tormento in testa, quindi per questo abbiamo preso l’iconografia di Minerva, dea che esce da un mal di testa di Zeus, quindi nel brano dice di uscire dalla mia testa.

Cosa vuoi trasmettere con questo brano?

Quando faccio un brano o comunque scrivo un qualcosa non ho intenzione di comunicare un qualcosa di preciso, di far provare un determinato sentimento, preferisco pensare che ognuno, in base alla propria esperienza la vivrà in maniera diversa. A qualcuno potrò non tramettere niente perché non sa di che cosa parlo, perché magari non gli è mai successo, anche se un amore finito è può succedere a tutti. Parto pensando che le persone che ascoltano proveranno delle sensazioni diverse.

C’è anche un videoclip, come si caratterizza?

Il video è opera di Antonella Giuliano che ci segue e la ringrazio. Lei lo ha diretto, lo ha ideato ed è abbastanza psichedelico. Il video si svolge in una camera da letto, un ambiente comune, dove il protagonista continua a vedere la persona che ancora ama, anche se la storia è finita, ed è tormentato, vaga dentro questa stanza. Vede scene vissute, tutto in un’atmosfera abbastanza psichedelica con delle luci che si muovono.

Come nasce il tuo progetto musicale?

È un progetto che nasce un po’ come tutti, parlando con gli amici con due birre, con musicisti, insieme a Fabio Tumini e Lorenzo D’Annunzio. Fabio è la parte delle basi, della produzione con la Satellite Rec, invece Lorenzo è il bassista che mi segue sempre, mi piace il suo tocco, il suo suono ed il suo stile. In più siamo davvero amici, quindi nasce in una serata qualsiasi che purtroppo oggi non possiamo fare.

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