Cronaca

Lavoro, gli adolescenti “temono” l’intelligenza artificiale

Milano. Il 53% dei teenager italiani teme che l’avvento dei robot e dell’industria 4.0 porterà alla perdita di molti posti di lavoro, anche se il 64% non farebbe comunque a meno dell’intelligenza artificiale. Il dato emerge da un sondaggio tra adolescenti condotto da Radioimmaginaria, la radio creata e gestita da ragazzi fra 11 e 17 anni che conta ormai 40 redazioni in Italia e in Europa, presentato durante Teen Parade, la due giorni sul lavoro spiegato dagli adolescenti organizzata a Bologna.

“L’obiettivo prioritario della Teen Parade – spiegano i teenager di Radioimmaginaria – è quello di stimolare il confronto tra giovani, mondo delle imprese e istituzioni per capire come agevolare concretamente, oltre che con i progetti di alternanza scuola-lavoro già in essere, l’ingresso degli adolescenti nella complessa realtà dell’occupazione. Per questo motivo sono al nostro fianco il ministero del lavoro e delle politiche sociali, il dicastero dell’Istruzione, l’INPS, e Confindustria Emilia”.

Secondo il 38,5% degli adolescenti interpellati da Radioimamginaria l’intelligenza artificiale escluderà le persone più anziane dal mondo del lavoro, per contro il 41,3% ritiene che favorirà l’ingresso di più giovani nella realtà occupazionale. Per sviluppare l’intelligenza artificiale la maggioranza (38,5% degli intervistati) ritiene che servano più informatici, il 22,8% più laureati in materie scientifiche e il 21,5% più informatici. Ma quanto si sentono preparati i teenager in materia di intelligenza artificiale? Quasi il 60% è convinto di conoscere l’impatto che i ‘cervelli artificiali’ avranno sul mondo del lavoro.

Durante la Teen Parade, i ragazzi di Radioimmaginaria hanno avuto l’occasione di intervistare Bepper, l’androide smart realizzato dalla Bologna Business School, che ha smorzato i timori degli adolescenti dicendo: “Tra robot e umani c’è competizione professionale, ma è anche vero che le macchine intelligenti hanno già creato moltissimi posti di lavoro. Nel futuro robot e persone collaboreranno per lo sviluppo del mondo lavorativo”. I tantissimi ragazzi che hanno assistito all’intervista hanno reagito con un applauso all’affermazione di Bepper.

Grazie al machine learning Bepper è un vero e proprio super-esperto in materia di lavoro, che ha saputo soddisfare le numerose curiosità dei teenager. Alla domanda “Ti piace lavorare con gli esseri umani?”, Bepper ha risposto: “Già molti robot lavorano con gli umani e in futuro sempre più robot assisteranno il lavoro delle persone”. Bepper ai microfoni di Radioimmaginaria ha dimostrato di essere orgoglioso della propria natura robotica, ma ha anche confessato che gli “piacerebbe mangiare una pizza” e farsi “una nuotata”.

Gli speaker della radio degli adolescenti hanno anche chiesto al robot se si stanchi mai di lavorare: “Non capisco bene quello che volete dire – ha dichiarato l’androide – ma ogni tanto anch’io ho bisogno di ricaricare le batterie”. L’ironia sembra non mancare al cervello artificiale della macchina intelligente. Ma Bepper si sente maschio oppure femmina? Laconica la risposta: “Pensate pure quello volete: io sono un robot e basta”.

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