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Il Comune di Loreto Aprutino Ente virtuoso

Loreto Aprutino. In questi giorni sul sito web del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) è stato pubblicato un articolo riguardante i pagamenti delle pubbliche amministrazioni, dove vengono analizzati i dati ricavati dalla piattaforma per il monitoraggio dei crediti commerciali verso gli enti pubblici, strumento realizzato e gestito per il Ministero dal dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.

L’obiettivo di questa piattaforma è reperire il totale delle fatture trasmesse alle pubbliche amministrazioni (circa 22.000 di cui 8.000 Comuni) e le informazioni sui pagamenti effettuati, calcolando anche percentuali di importi pagati e tempi medi di pagamento.

Dai risultati esposti si evince come il Comune di Loreto Aprutino rientri nei 500 enti pubblici più “virtuosi” d’Italia del 2016, ovvero tra tutti quelli che, oltre a rispettare l’obbligo di fornire le informazioni, pagano anche più tempestivamente i propri fornitori (15 giorni).

Inoltre, se si riducono le statistiche alla sola provincia di Pescara,Loreto Aprutino risulta essere il Comune più virtuoso, allargando invece la statistica all’ ambito regionale il Comune Vestino, insieme a quello di Avezzano risulta essere al 1° posto con i 15 giorni di tempo medio di pagamento.

Questo traguardo ottenuto è stato possibile grazie alla collaborazione di tutti gli uffici che consci della grave situazione economica e del perdurare della crisi finanziaria si adoperano affinché le ditte, i professionisti e quanti prestano opere ed effettuano prestazioni per il comune abbiano il giusto e dovuto riscontro in tempi e modalità di pagamento.

Grosso merito và alla cittadinanza che, in termini tributari, è in regola con i pagamenti verso l’ Ente che così riesce a gestire in modo ottimale la buona giacenza di cassa derivante da tale situazione, infatti l’ Ente da sempre non è costretto a richiedere al tesoriere anticipazioni di cassa e avendo una buona disponibilità non và in sofferenza.

Gli Uffici facendo ciò non hanno la fila dei creditori davanti la porta e ne guadagnano in efficienza ed efficacia in quanto non devono distogliersi dal normale lavoro perché non devono dare spiegazioni ai creditori che sono contenti in quanto sanno che dal momento della presentazione ottengono quanto dovuto in tempi quasi irrisori.

Certamente questa è solo una piccola eccellenza del Comune e come in tutti gli Enti esistono criticità più o meno evidenti ma nello specifico si può tranquillamente affermare che la semplificazione e l’ ottimizzazione della gestione del lavoro , grazie anche all’impegno di tutti, ha permesso di raggiungere questo importante risultato che auspichiamo possa essere ancora migliorato nei prossimi anni.

I dati e le informazioni sui pagamenti degli enti pubblici sono liberamente consultabili sul sito del MEF a questo link: http://www.mef.gov.it/documenti-allegati/2017/enti_virtuosi_anno_2016_.xlsx

da cui è possibile scaricare i file relativi ai 500 enti pubblici più virtuosi, ossia quelli che pagano più tempestivamente, I dati riguardano quelli che trasmettono al Ministero oltre il 75% delle fatture a loro indirizzate e che ricevono almeno 1.000 fatture per un importo complessivo superiore a un milione di euro.

A tal proposito occorre far presente che tutte le pubbliche amministrazioni sono tenute a pagare le proprie fatture entro 30 giorni dalla data del loro ricevimento, ad eccezione degli Enti del servizio sanitario nazionale, per i quali il termine massimo di pagamento è fissato in 60 giorni.

Il rispetto di questi termini è un fattore di cruciale importanza per il buon funzionamento dell’economia nazionale e rientra nel rispetto delle direttive europee in materia di pagamenti dei debiti commerciali, su cui la Commissione Europea effettua un puntuale e rigoroso controllo.

Negli ultimi anni, anche grazie all’introduzione della fatturazione elettronica, obbligatoria per tutte le pubbliche amministrazioni dal 31 marzo 2015, il numero delle pubbliche amministrazioni che paga i fornitori con tempi medi più lunghi di quelli previsti dalla normativa vigente si è sensibilmente ridotto e nel nostro caso abbiamo praticamente pagamenti “a vista fattura”.

Concludo con un piccolo commento “Il Sindaco, scherzando e sorridendo, mi dice che non dobbiamo pagare, in tal modo le ditte sono “costrette” a chiedere i c.d. “favori” ai politici” Ovviamente quest’ ultima frase “non è vera”.

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