Cronaca

Carcere, visita in Molise del Capo Dap Petralia e Ispettore Generale Cappellani carceri don Grimaldi

Il 29 luglio a Campobasso incontro al Carcere, presentazione del testo di pastorale carceraria con testimonianza di un detenuto e confronto tra operatori del settore e universo giornalistico

Roma. Carcere, prima volta in Molise del Capo del DAP dott. Bernardo Petralia e dell’Ispettore generale dei Cappellani delle Carceri don Raffaele Grimaldi. La visita, promossa dall’Ispettorato Generale dei Cappellani delle carceri italiane, in collaborazione con l’associazione Liberi nell’Arte (circolo Acli aps), UCSI Molise, OdG Molise e AIART Molise, avrà luogo Giovedì, 29 luglio 2021 e sarà declinata in due momenti: Istituzionale e Pastorale al mattino (Carcere di Campobasso), Culturale e di Formazione (Circolo Sannitico -Sala Fratianni) nel pomeriggio.
L’incontro della giornata dal tema “Carcere, un punto fermo e una svolta, ovvero, il carcere per uno sviluppo della sostenibilità sociale, si inserisce nell’ambito della presentazione del libro (prima assoluta) “La voce di Dio dietro le sbarre”di Raffaele Grimaldi (prefazione don Luigi Ciotti- postfazione Andrea Riccardi) attorno alla quale ruoterà, nel pomeriggio, la formazione giornalistica (giornalismo e carcere).
Al mattino, a partire dalle ore 10:00, accoglienza e visita dei due ospiti nella Casa Circondariale e di Reclusione di Campobasso che si concluderà con la Santa Messa, nella cappella del carcere, presieduta da don Raffaele Grimaldi alla presenza della direzione, del personale, dei volontari e dei detenuti. (L’incontro nella Casa di reclusione non è aperto alla stampa)
Nel pomeriggio, alle ore 16.00, presso il Circolo Sannitico di Campobasso, si terrà la presentazione del libro alla presenza delle massime autorità Istituzionali, giudiziarie e penitenziarie, di polizia penitenziaria, del garante dei diritti della persona, della direzione del carcere di Campobasso, dell’Ordine dei giornalisti del Molise e della Stampa Cattolica. Tra gli interventi, ci sarà anche la testimonianza di un detenuto. L’evento si configura come momento di formazione giornalistica con l’attribuzione di 6 crediti formativi deontologici e crediti formativi attributi anche dall’ordine degli avvocati.
Per la normativa vigente anti covid-19 il numero dei posti sarà ridotto, pertanto, l’evento sarà trasmesso anche in diretta sulla pagina facebook Liberi nell’Arte.
Particolarmente significativo sarà l’incedere degli interventi che permetteranno una disseminazione e un confronto tra gli operatori del settore e l’universo giornalistico molto attento alle tematiche carcerarie a partire dalla Carta di Milano fino alle problematiche attuali, in questa particolare congiuntura riformistica legata alle dinamiche scaturite dall’emergenza pandemica.
In particolare, il libro (Tau Editrice) composto da 13 capitoli con prefazione di don Luigi Ciotti e postfazione di Andrea Riccardi è uno strumento di accompagnamento pastorale nella realtà dei cappellani e degli operatori penitenziari “tessitori di giustizia” al servizio nelle carceri. Misericordia, missione e dialogo, sono – secondo l’ispettore don Grimaldi – le direttrici che indicano il contrastante accompagnamento lungo il cammino negli Istituti di detenzione. Una “difficile missione” che si caratterizza all’interno della scelta pastorale nella vita intramuraria.
Le domande che si concretizzano in questo ambito così delicato sono incentrate sulla presenza della Misericordia a cui il cappellano dice sì, diventando missionario nella comunità penitenziaria cogliendo linfa dall’appartenenza alla comunità guidata dal vescovo. In questo ambito il cappellano- ribadisce don Grimaldi-, è chiamato a essere servo di tutti soprattutto in questo tempo che è stato sferzato dal diradamento dei rapporti sociali. Molti si sono sentiti “incarcerati”, in pochi hanno colto questa dinamica per mettersi nei panni di chi vive il dramma della prigionia. Nella prefazione di don Luigi Ciotti è ribadito il senso di questa crisi a cui il sacerdote, come uomo di testimonianza, e il cappellano come uomo di speranza cerca di rispondere in un ruolo di dialogo aperto a tutti. Toccante e significativo è il titolo scelto per questo vademecum della Misericordia vissuta e sperimentata nelle carceri: La voce di Dio dietro le sbarre, a ribadire la presenza missionaria degli operatori negli Istituti Penitenziari. Nella postfazione Andrea Riccardi esorta a riflettere sull’essere “ambasciatori di Misericordia”. Il cappellano deve essere luce che rischiara nella condanna per diradare la disperazione che investe il detenuto.

Related posts

Arcidiocesi Pescara-Penne, addio a padre Adriano Ciminelli

redazione

Covid-19, vaccinazione ai turisti senza prenotazione in provincia di Chieti

redazione

Asl Chieti, al via selezione per Direttore Sanitario e Amministrativo

redazione

Lascia un Commento

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. OK Continua a leggere

Privacy & Cookies Policy