Cronaca

L’Università “Gabriele d’Annunzio” tra le prime in Europa con il prestigioso Progetto di Ricerca “Varieties of Industrial Relations in Aviation Lockdown”

Chieti. L’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara ha raggiunto un altro prestigioso risultato: all’esito della partecipazione ad un bando competitivo emanato dalla Commissione europea – Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Inclusione – ha ottenuto il finanziamento di un importante Progetto di Ricerca europeo classificandosi tra i primi in Europa. Il Progetto è stato ideato e promosso dalla professoressa Fausta Guarriello, Ordinario di Diritto del Lavoro presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali, con la collaborazione della dottoressa Milena Impicciatore, docente di Diritto del Lavoro nello stesso Dipartimento e componente del Comitato di Indirizzo per la Ricerca di Ateneo. L’obiettivo della ricerca è accrescere e migliorare le competenze e le conoscenze in materia di relazioni industriali nel settore del trasporto aereo (e della sua catena del valore) che ha una rilevanza strategica per l’Europa e che è stato duramente colpito dalla pandemia da Covid-19. La prestigiosa rete internazionale, coordinata dalla professoressa Guarriello, vede coinvolte la “Kobenhavns Universitet” (Danimarca), la “National University of Ireland Maynooth” (Irlanda), la “Uniwersytet Lodzki” (Polonia), la “Universidad de Sevilla” (Spagna), la “Friedrich-Alexander-Universitat Erlangen Nurnberg” (Germania), la “Szkola Glowna Handlowa W Warszawie” (Polonia), l’Universitè de Strasbourg (Francia) e altri due partner italiani: l’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino e l’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali dell’Emilia Romagna.
<La ricerca – spiega la professoressa Guarriello – produrrà risultati importanti in termini di policy europea, attribuendo al nostro Ateneo un ruolo chiave sull’analisi degli effetti della pandemia da Covid-19 in Europa sui livelli occupazionali e sulle condizioni di lavoro nel settore del trasporto aereo e la sua catena del valore sia in una prospettiva di breve termine (come l’attuale impatto dei licenziamenti), sia in una prospettiva di lungo periodo (sicurezza del lavoro e prospettive economiche nella catena del valore) con un approccio interdisciplinare (economico e socio-giuridico delle relazioni industriali) che tenga conto delle nuove sfide tecnologiche e ambientali>.
<L’attenzione – aggiunge la dottoressa Impicciatore, già impegnata con una borsa di ricerca sulla tematica di progetto – sarà focalizzata anche sul ruolo dei vari sistemi nazionali di relazioni industriali nella mitigazione dell’effetto a breve termine del Covid-19 e nel “rilancio” della catena del valore del trasporto aereo europeo di fronte alle sfide strutturali della concorrenza globale e della sostenibilità. L’analisi sarà arricchita da case studies rilevanti nella comprensione del fenomeno e vedrà il coinvolgimento diretto di esperti, attori dei sistemi nazionali di relazioni industriali appartenenti ai Paesi del network (sindacati, associazioni di piloti, compagnie aeree, aeroporti, attori pubblici) e stakeholder (enti locali, ONG, associazioni di consumatori, autorità di vigilanza, organizzazioni ambientaliste)>.

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