Politica

Riserva Dannunziana in fiamme, M5S: “Troppi campanelli d’allarme inascoltati”

Pescara. Dopo la tragedia che ha colpito la Riserva Dannunziana nella giornata di domenica, e l’emergenza che inevitabilmente ne è seguita, per il Movimento 5 Stelle è tempo di ragionare sulle responsabilità politiche di una simile tragedia per la città di Pescara e per l’Abruzzo.
Come sempre accade in questi momenti, è necessario verificare se tutti i soggetti preposti e le istituzioni hanno fatto il proprio dovere.

“È inevitabile – commentano i consiglieri Erika Alessandrini e Paolo Sola – stigmatizzare la lentezzadell’amministrazione comunale di centrodestra, nella tutela di questo patrimonio verde della città. Masci dovrebbe spiegare davanti a stampa e televisioni perchè proprio il Comune, che ha la gestione della Riserva, non ha attivato il servizio di controllo e vigilanza antincendio della Pineta, dando seguito alla volontà del Consiglio comunale dello scorso 28 giugno. Non vorremmo pensare che il suo ritardo sia dovuto al fatto che quell’indirizzo era frutto di una proposta del M5S ed era stato approvato con i voti di tutta l’opposizione e di un solo consigliere di maggioranza”.
Eppure le avvisaglie sul rischio di incendi nella Pineta Dannunziana erano costanti, come i roghi che già a maggio e giugno avevano interessato alcune zone all’interno della Riserva, e che avevano spinto i consiglieri pentastellati a proporre la mozione poi approvata a giugno.

“Più di un mese di nulla – proseguono i consiglieri Massimo Di Renzo e Giampiero Lettere – oltre ai precedenti 20 anni dalla costituzione della Riserva in cui niente è stato fatto per istituire concretamente un servizio di vigilanza ambientaleche avrebbe preservato e difeso la Riserva Dannunziana anche da episodi come quello di domenica, con un’attività di sorveglianza antincendio attraverso organizzazioni no-profit con adeguate e certificate competenze in materia ambientale e naturalistica”. Nello scorso mese di giugno, proprio in seguito all’ultimo dei roghi ricordati, lo stesso Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto Giancarlo Di Vincenzo, aveva ritenuto necessario alzare il livello di attenzione sulla Riserva Dannunziana, anche attraverso il ricorso a videosorveglianza e fototrappole. Segnalazione, anche questa, rimasta senza alcun seguito.

“L’istituzione di questo servizio forse non sarebbe bastata ad impedire del tutto una simile tragedia – concludono i consiglieri pentastellati – ma avrebbe potuto attutirne le conseguenze con con un’attività di prevenzione e un pronto intervento. Sicuramente una tale inerzia è un fatto gravissimo che pone la Giunta Masci in una posizione di totale incapacità nel difendere e valorizzare l’elemento identitario più forte della città. Città che oggi, per colpa di criminali da una parte e politici inermi dall’altra, piange un pezzo della sua storia che non tornerà più”.

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