Politica

Pescara, operazione verità dell’amministrazione sull’eco-spiaggia dunale

<Attacchi pretestuosi e inutili. Prima di parlare bisogna documentarsi>

Pescara. L’amministrazione comunale di Pescara interviene a fare chiarezza a seguito delle dichiarazioni dell’associazione “Carrozzine determinate” riguardo alla fruibilità dell’eco-spiaggia dunale di recente inaugurata sul lungomare nord, all’altezza di Viale Muzii. A riportare la questione nel recinto della verità oggettiva dei fatti, messa strumentalmente in discussione, è il vicesindaco Gianni Santilli: <Il presidente di Carrozzine determinate con i suoi attacchi – ha affermato Santilli – dimostra un livore che poco ha a che fare con la dichiarata funzione di un’associazione che dovrebbe essere al fianco di chi vive la disabilità, per favorirne le opportunità di relazione e di inclusione. In questo modo non si colpisce certamente il Comune di Pescara ma invece, ed è ciò che fa specie maggiormente e appare una vera contraddizione, si offendono proprio i ragazzi dell’associazione di volontari Sport 21. Quest’ultimi andrebbero al contrario sostenuti e apprezzati proprio perché, al contrario di chi paradossalmente preferisce solo spargere veleno, non solo superano le difficoltà della disabilità con determinazione, ma si dedicano addirittura agli altri con impegno, incoraggiando chi vive sulla propria pelle gli stessi limiti>.

Un progetto, quello della spiaggia dunale, reso possibile dal cofinanziamento della Fater Spa, introducendo un modello di intervento orientato all’ecostenibilità e all’inclusività per le categorie svantaggiate. La <Sport 21> ha avuto in concessione dall’amministrazione, in seguito a una procedura pubblica, la gestione dei servizi della spiaggia libera, proprio quelli che si sostiene non vengano garantiti a tutti.

<Tutto ciò semplicemente non è vero – prosegue Santilli – i servizi igienici sono stati resi perfettamente utilizzabili anche per i disabili e nessuno, compresi gli stessi volontari dell’associazione Sport 21, ha avuto ragione di lamentarsi; in merito all’altro punto che viene sollevato, quello delle passerelle che non raggiungono la battigia, vale la pena ricordare che i volontari sono a totale disposizione di quanti raggiungessero quel tratto di spiaggia libera, allo scopo di fornire ombreggi mobili e accompagnare chi non può deambulare fino alla parte dell’arenile più prossima alla battigia, attualmente delimitata da uno steccato in legno. A fronte di questo, è evidente che il problema non possono essere 15 metri di passerelle, è finanche superfluo sottolinearlo; come è altrettanto lampante che tutto ciò che li si è fatto e si farà risponde e risponderà alle indicazioni del Piano demaniale marittimo che non consente, a eccezione del chiosco, di impiantare strutture fisse o ombreggi permanenti. Questa è la realtà osservabile da tutti in quella spiaggia, a patto che non vi sia pregiudizio. Come amministratori abbiamo il dovere di ascoltare i tecnici e, come nel caso dell’eco-spiaggia, quegli operatori del volontariato che abbiano voluto darci consigli e suggerimenti>.

L’eco-spiaggia, come è noto, è anche finalizzata ad attività didattiche per la presenza del giardino dunale; è attrezzata con passerelle autorizzate che permettono di avvicinarsi alla battigia anche con carrozzine per bambini o per persone non deambulanti; le aree gioco e le strutture presenti sono facilmente accessibili ed inclusive e sono il frutto delle autorizzazioni rilasciate al Comune dalle autorità competenti. <Noi abbiamo creduto in questa iniziativa con la Fater – ha detto l’assessore alle Politiche per la disabilità Nicoletta Di Nisio – perché ha proprio l’obiettivo di includere e può certamente migliorare negli anni. Credo che le polemiche non giovino ma, al contrario, introducano ulteriori “barriere” di cui non abbiamo bisogno. soprattutto in questa fase storica già molto complicata>.

Va inoltre ricordato come quel tratto di arenile sia aperto a tutti i cittadini e non solo alle categorie svantaggiate. <Mi permetto di consigliare a Carrozzine determinate – ha concluso Santilli – di concentrare la propria attenzione su altre località dove di inclusione per la balneazione non si è nemmeno mai parlato. Per il resto è scontato per me affermare che ogni progetto è migliorabile e nel tempo certamente faremo altre cose, ma sempre e comunque nel rispetto delle norme e del piano demaniale. Sembra quasi che la nostra idea di realizzare un progetto così importante abbia dato dato fastidio al presidente di Carrozzine determinate, che dovrebbe invece offrire contributi positivi. Tant’è, ce ne faremo una ragione. La nostra soddisfazione sta negli apprezzamenti ricevuti e nella gioia che leggiamo negli occhi dei ragazzi>.

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