Cronaca

Pineta Dannunziana, il WWF apprezza la strategia scelta dal sindaco di Pescara ma avanza una richiesta: “Il pool di esperti venga consultato anche per la fase emergenziale”

Un suggerimento: “Oltre alla rinascita della Riserva Dannunziana si pensi anche a un ambizioso progetto che, con corridoi ecologici e potenziamento del verde urbano, migliori l’intera città”

Pescara. La nomina di un pool di esperti che possa gestire la fase della rinascita della Pineta dannunziana rappresenta la migliore scelta possibile: come il WWF aveva suggerito in una nota diffusa il 14 agosto scorso la soluzione per il ripristino delle aree protette danneggiate dal fuoco non può essere rappresentata dal “tutto e subito” di nuove piantumazioni (né tantomeno da tagli indiscriminati) ma occorre, appunto, una fase preliminare di studio che chiarisca modalità di ogni eventuale intervento, tenendo conto del fatto che la natura ha i suoi tempi, che vanno rispettati. Il Comune di Pescara ha lodevolmente imboccato questa strada con la nomina del generale in pensione dei carabinieri forestali Nevio Savini, che presiede il gruppo, dell’ex direttore di Parchi Nazionali Dario Febbo e del professore emerito di ecologia vegetale e geobotanica Gianfranco Pirone. Persone stimate e di grande competenza che certamente prenderanno le loro decisioni alla luce di evidenze scientifiche e nell’interesse della collettività.

Occorre tuttavia che questi esperti, il WWF lo chiede al sindaco Carlo Masci, vengano consultati anche nella fase emergenziale, quella della messa in sicurezza, al fine di evitare che le buone intenzioni (evitare futuri crolli) finiscano invece col compromettere il progetto di rinascita della Riserva.

A proposito di rinascita il WWF Chieti-Pescara avanza un ulteriore e ambizioso suggerimento, per la cui buona riuscita è sempre pronto a collaborare: «In parallelo alle strategie da mettere in atto per favorire la ripresa della vegetazione nel Parco – dichiara la presidente Nicoletta Di Francesco – sarà fondamentale andare oltre gli attuali confini della Riserva per fare di Pescara una città sempre più “verde” attraverso la presenza di corridoi ecologici di collegamento tra le varie aree non cementificate e di una riqualificazione generalizzata del patrimonio vegetale urbano. Il sindaco Masci ha una occasione storica, sia pure nata da un evento terribilmente negativo come l’incendio, per favorire l’aumento della biodiversità e della resilienza, nello spirito dell’iniziativa “Urban Nature” che il WWF ha lanciato a livello nazionale da alcuni anni, in modo da garantire a tutti gli abitanti una migliore qualità della vita».

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