Politica

Ricostruzione, Pd Abruzzo: “Dal Rapporto emerge ottimo lavoro del commissario Legnini. Ora occorre sforzo della politica per realizzare un nuovo modello di sviluppo”

L’Aquila. “Il Rapporto sulla Ricostruzione in Italia Centrale fotografa una situazione in costante miglioramento”: lo dichiara il segretario del Partito Democratico abruzzese, Michele Fina, il giorno dell’anniversario della scossa sismica che cinque anni fa devastò Amatrice e altri borghi dell’Italia centrale, tra Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche, colpiti nei mesi successivi anche da altri eventi sismici. Fina ritiene che “acquisire la rapidità e l’efficienza necessarie, recuperare il tempo perduto è il modo migliore reagire alla tragedia di cinque anni fa e onorare la memoria delle vittime: bene ha fatto a sottolinearlo il commissario straordinario Giovanni Legnini. La qualità del suo lavoro e della struttura che guida emerge con maggiore evidenza, mese dopo mese. Il ruolo della politica sarà sempre più determinante nella fase che si apre in parallelo all’avanzamento della ricostruzione fisica: entra nel vivo l’applicazione di strumenti come il Contratto istituzionale di sviluppo e il piano complementare al PNRR, ingenti risorse sono a disposizione dei territori colpiti per programmare la rinascita economica e sociale, per realizzare visioni innovative di sviluppo. Si tratta di finanziamenti e procedure che il Pd ha fortemente contribuito a mettere a punto, che ricalcano in parte un approccio già adottato in occasione del sisma che nel 2009 colpì L’Aquila. Ora, con i nostri rappresentanti istituzionali, i sindaci, i dirigenti, siamo in campo per assicurare a queste risorse il migliore sbocco possibile. Non è decisamente il momento di sedersi”.

Manola Di Pasquale, presidente e responsabile delle “Politiche per la ricostruzione” del Pd Abruzzo, spiega che “è un’opportunità unica, che i territori abruzzesi devono sapere cogliere, nell’immediato. Basti pensare che entro il prossimo 30 settembre dovranno essere definiti i Programmi unitari di intervento per l’utilizzo dei fondi stanziati nell’ambito del Piano complementare al PNRR, ovvero 1.8 miliardi che coinvolgono il cratere 2016 e il cratere 2009, alla cui gestione partecipano i presidenti di Regione e i rappresentanti dei Comuni. Si parla di progettazione urbana, efficienza energetica, smart cities, sostegno a cultura, turismo, sistemi agroalimentari. I territori dell’Italia centrale, tra cui una porzione significativa della nostra regione, possono diventare un laboratorio di innovazione e progettualità di un nuovo modello di sviluppo”.

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