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Carmen Alessandrello ci racconta la sua musica ed il suo primo disco AUDIO

Milano. Abbiamo approfondito la conoscenza con Carmen Alessandrello, giovane artista siciliana di 23 anni tra i vincitori di Area Sanremo 2016, scoperta dallo storico studio di registrazione Fonoprint e attualmente in tour in Italia. Tra le prossime tappe Bari, Firenze, Comiso e Bologna. A giugno 2017 è uscito il suo disco d’esordio “Al centro esatto di una nuvola”, 12 tracce che racchiudono tutte le più grandi passioni di Carmen: gli anni ’60 italiani, il rock melodico e la black music. Il primo singolo estratto dal disco, “Solo un volo”, è accompagnato da un videoclip. Ecco l’intervista (scritta e audio) che ci ha gentilmente concesso:

– Lo scorso giugno è uscito il tuo disco d’esordio, “Al centro esatto di una nuvola”, com’è nato e com’è composto? Essendo il tuo primo album, che sensazione hai provato all’atto della pubblicazione?
– “Innanzitutto l’album è nato da grandi collaborazioni come quella con Carlo Marrale, autore e fondatore dei Matia Bazar. Essendo io un’interprete al momento, quindi non ho scritto io le mie canzoni, mi sono avvalsa di collaborazioni come quella di Andrea Autori, di Valerio Carboni, di Sugar, quindi nasce dall’unione di tanti stili artistici in qualche modo perché ognuno ha messo del suo: c’è l’autore che ha scritto, chi ha fatto le musiche, quind nasce da una grande cooperazione. Come mi sento? È una cosa bellissima per una persona che sogna di vivere di canto e ritrovarsi con un album pubblicato di tutto rispetto, con una casa discografica importante alle spalle come la Fono è una cosa che mi fa sentire privilegiata, mi sento onorata perché è veramente una bellissima sensazione ed una sorpresa”.
– Attualmente sei in tour, come sta andando?
– “Molto bene, mi sto divertendo tanto, un’altra parte divertente dell’album è questa: prima c’è tutta la parte delle fondamenta, quindi ciò che riguarda la formazione delle canzoni, e poi c’è la parte promozionale. Abbiamo già fatto diverse tappe, siamo stati a Napoli, a Capri, domenica saremo in Toscana. Dà veramente delle grandi soddisfazioni, soprattutto uando ci si rende conto che ci sono dei grandi riscontri e si è ancora più stimolati nell’andare avanti”.
– I tuoi live sono caratterizzati da un rapporto empatico e speciale con il pubblico, live che proprio per questo motivo spesso sono amati da voi artisti…
– “Come dicevo prima, ci sono diverse parti che hanno tutto un mondo magico proprio, la parte magica del live è proprio creare una parte empatica col pubblico perché senza pubblico posso cantarmele anche da sola le canzoni, magari mi libero e mi sfogo ma alla fine è il pubblico a gratificarti in ogni modo. Quindi si crea un sentimento di affetto nei confronti del pubblico ed è importante che ci sia un contatto diretto con loro, anche solo fatto di sguardi e la cosa più importante è cercare di trasmettere quello che provo io quando canto”.
– La tua musica è caratterizzata da una spiritualità profonda che esula da religioni ed etichette. Qual è il tuo rapporto con questo aspetto?
– “Cerco sempre di evitarle le etichette pechè non mi piacciono, sono un po’ delle maschere, per cui anche per questo non mi piace categorizzare il mio album in un contesto musicale piuttosto che in un altro, mi piace il fatto che ogni brano abbia il suo carattere, il suo temperamento che ovviamente rispecchia quello che sono io. Mi piace il fatto che i brani abbiamo questi diversi alter ego, ogni brano a se. Come ognuno di noi ha una spiritualità propria, non mi avvalgo di una religione, è lo stesso discorso delle etichette, semplicmente perché ognuno di noi ritrova dentro di sé la propria spirirualità, anche nelle proprie passioni, quindi ritrovo la mia spiritualità anche nel canto”.
– La tua passione per la musica è nata prestissimo e hai preso come modelli Whitney Houston e Domenico Modugno. In che modo questi due personaggi ti hanno fatto innamorare del mondo musicale?
– “Perché da piccola ascoltavo la musica con i miei genitori, quindi un po’ è stata trasmessa da loro, poi io ho cercato di soddisfare la mia curiosità e pian piano sono arrivata a specializzarmi su chi prediligevo come Whitney Houston e Domenico Modugno che a mio parere hanno una potenza ed una veracità, lei nella voce e lui nella scrittura, Modugno tra l’altro ha una voce molto profonda. Domenico Modugno per ani disse che era siciliano, poi si è scusato con la sua regione dicendo che poi in realtà non lo era, le sue canzoni in dialetto spesso sembravano in siciliano”.

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