Cultura e eventi

A Castiglione a Casauria la presentazione del libro di Eupremio Vestita “Abbracciandoti ho scoperto quale meraviglioso universo sei”

Castiglione a Casauria. Verrà presentato sabato 11 settembre alle ore 18 il libro di Eupremio Vestita, Abbracciandoti ho scoperto quale meraviglioso universo sei, presso la masseria del ‘700 a Castiglione a Casauria, nell’ambito della mostra d’arte e artigianato a cura di Rosa Cococcia.
A presentare il libro sarà il critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, che così scrive nella prefazione al testo: “Confesso, e lo faccio raramente, che questo libro di Eupremio Vestita mi ha reso basito, incredulo, meravigliato per la portata ermeneutica del suo dire e per le tematiche che, definire forti, è poco.Entronauta, viaggiatore di mondi poco conosciuti, esperto di premorte, il protagonista si rivela per attento osservatore di ciò che non si può osservare, quasi volesse delineare un’etica della morte che vorrei ed oserei definire tanatoetica. Nel libro, Eupremio Vestita supera il dualismo contenuto nella domanda “non vi è differenza perché la vita viene assimilata alla morte o perché la morte viene assimilata alla vita?” e consolida l’idea, sempre presente al convivio della filosofia, che la morte, intesa come fine della propria esistenza, appaia evento impossibile, non razionalmente pensabile: lo stesso Kant è stato costretto a postulare l’immortalità dell’anima per la Ragion pratica, per la vita morale. Eppure, ci suggerisce il romanzo, una conversione ontoteologica è necessaria: la sopravvivenza dell’essere umano non è postulata dall’esigenza morale di tendere eternamente verso la perfezione assoluta, ma anche, e prima ancora, dal dimensionarsi del suo stesso essere come essere fatto per vivere eternamente e per realizzarsi durante questa sua eterna tensione verso il pieno possesso del suo essere. In altre parole, se l’esperienza della morte si rivela filosoficamente impossibile, l’intento è di illuminarla a partire da ciò che la precede, appunto premorte, viaggio dentro lo spazio e fuori dal tempo, scoperta di un sé nascosto per una profonda catarsi dell’anima, che nelle pagine che seguono si fanno prosa, per alcuni filosofica, per altri teologica, mai racconto di pura esperienza esistenziale, totalmente inutile se non riesce ad agganciare l’universale e se, soprattutto, non concepisce la guarigione come vita.

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