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Harakiri Delfino Curi Pescara, dal 3-0 al 3-3. Il Penne pareggia al 90’ e passa il turno di Coppa Italia

Pescara. Un incredibile black out nel finale getta alle ortiche una rimonta pazzesca e la qualificazione. La Delfino Curi Pescara fa e disfa in 90’, il Penne ci mette il cuore, ci crede e alla fine strappa un clamoroso 3 a 3 che vale la qualificazione al secondo turno di Coppa Italia.
Al Poggio degli ulivi (causa indisponibilità del San Marco), la Delfino Curi Pescara deve ribaltare il 3-2 per i biancorossi dell’andata. Iodice deve fare a meno di Silvestri e lascia in panchina Guerra, con Grande a dare sostegno al tridente Cacciatore-Serti-Cutilli. Bonati conferma dieci undicesimi della formazione di domenica scorsa, unico escluso è Massa, uno dei migliori in campo, per un problema fisico (parte dalla panchina).
La partita parte subito a razzo, al 2’ Di Giovacchino si incunea in area e viene steso, all’ingresso della stessa, da Pastafiglia. Per Battistini non ci sono dubbi, è penalty. Dal dischetto si presenta Petrarulo che spiazza Egidio e firma l’1-0. Di occasioni se ne vedono poche, i portuali mantengono il pallino del gioco a discapito di un Penne che, ad eccezione di un giro palla sterile, non riesce ad incidere. Al 32′ Gobbo illumina Petrarulo che salta D’Addazio e, da attaccante puro, con un pallonetto salta Egidio e firma il 2-0. Passano pochissimi minuti, ancora il numero 10 pescarese ad inventare, creando spazio sulla trequarti e servendo Sabatini. Il terzino crossa perfettamente e Petrarulo anticipa tutti: piattone per la tripletta personale (quinto gol con la maglia del Delfino). Nel finale di tempo lampo pennese, Cacciatore si libera dal limite e con un pallonetto centra la traversa.
La ripresa tarda ad accendersi. Negli ultimi dieci giri di lancette succede davvero di tutto, al 36’ dialogo Serti-Cacciatore con quest’ultimo che dal limite di piattone batte Calore e riapre la contesa. Passano due minuti, contatto Paolilli-Cacciatore in area: nuovo rigore tra le proteste portuali che giudicavano l’entrata del difensore locale sulla palla. Il quinto fischiato nel doppio confronto. Dal dischetto è freddo Serti, palla angolata, Calore ci arriva ma non può evitare il 3-2 che manderebbe le due squadre ai supplementari. Quando manca un soffio al 90’, Lupo perde un pallone sanguinoso al limite dell’area, ne approfitta il solito Cacciatore che serve in profondità Guerra, slalom e destro all’angolino per il definitivo 3-3.
Il Delfino Curi Pescara-Penne 3-3 (p.t. 3-0)
Delfino Curi Pescara (4-2-3-1): Calore, Sabatini, Paolilli, Giannini, Cozzi; Lupo, Marzucco (20’st Palmaricciotti); Di Giovacchino L. (3’st Starnieri), Gobbo (39’st Massa), Di Stefano (14’st Demurtas), Petrarulo (45’pt Rosini). A disp. Quagliano, Palmisano, Di Giovacchino M., Paolucci. All. Bonati.
Penne (4-2-3-1): Egidio, Mennillo, Pastafiglia, D’Addazio, Leone; Rossi, Grasso; Grande (1’st Guerra), Cacciatore, Cutilli; Serti (45’st Silvestri). A disp. Napoletano, Facciolini, Iezzi, Carminelli, Di Fazio, Barlaam, Peretti. All. Iodice.
Arbitro: Battistini di Lanciano (Colonna-D’Adamo, Vasto).
Reti: 2’ p.t. (rig.), 30’ p.t., 32’ p.t. Petrarulo (D); 36’ s.t. Cacciatore (P), 40’ s.t. Serti (P, rig.), 44’ s.t. Guerra (P).
Note: ammoniti Starnieri, Paolilli, Mennillo; recuperi 1′ pt, 5′ st.

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