Politica

Sospiri su partecipazione all’Abruzzo Economy Summit

Pescara. “Abbiamo affrontato e superato i due anni di pandemia grazie allo spirito di resilienza, ora abbiamo dinanzi a noi un triennio di grandi emergenze per le misure economico-finanziarie che confluiranno tutte insieme nel PNNR- il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nel FESR e nel FSC, il Fondo di Sviluppo e Coesione. Quindi si apre il periodo della rinascita, attraverso la realizzazione di opere strategiche di media e alta importanza. Ma in questa fase sarà fondamentale restare uniti, politica, Istituzioni, parti datoriali e sindacali per sostenere un Abruzzo che deve necessariamente conservare la vocazione industriale che le appartiene”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri intervenuto stamane alla seconda giornata dell’Abruzzo Economy Summit.
“Apparteniamo a un’Assemblea legislativa che non nutre il distacco da un popolo in difficoltà – ha detto il Presidente Sospiri aprendo i lavori della giornata -. Il dibattito sul piano nazionale oscilla tra resilienza e rinascita. Sicuramente l’Abruzzo nella prima e seconda fase della pandemia è stata resiliente, il Consiglio regionale si è riunito nell’Italia del lockdown varando le misure necessarie per supportare il territorio. Ora ci aspettano gli anni della rinascita attraverso medie e grandi opere, oltre a finanziamenti per imprese, formazione e lavoro, e stiamo lavorando alla fase della semplificazione burocratica per abbattere il costo del lavoro attraverso la Zes. Dobbiamo raccogliere la sfida, tenere unite le forze che animano la società della Regione e le forze economiche, dunque abbiamo ancora un presente di resilienza che parte da due grandi vertenze: in regione abbiamo la Riello e la Brioni, entrambe, per ragioni diverse, una con maggiori motivazioni, l’altra in modo immotivato, stanno decidendo di dismettere i propri insediamenti sapendo che nella nostra regione il costo del lavoro sarà più competitivo, ma forse non siamo in grado di far capire le opportunità che la Regione può offrire, e lo devono capire le Associazioni datoriali e sindacali perché è il momento di far reggere, tutti insieme, il segmento industriale. Noi siamo e restiamo una regione industriale, non dobbiamo e non possiamo perdere di vista l’obiettivo, va bene la movida, il turismo, ma la nostra vocazione resta industriale e andare a casa sapendo che ci sono insediamenti che rischiano di abbandonare la Val di Sangro o altre zone del territorio non mi fa dormire. Dobbiamo allora lavorare sull’autostrada, dobbiamo far arrivare persone e merci, dunque il presente è fatto ancora di resilienza. Bene abbiamo fatto a inserire macrotemi, a non disperdere le risorse in opere da campagna elettorale, dobbiamo investire sulla depurazione, sulla dispersione delle risorse idriche, sul potenziamento energetico, sulla tecnologia, perché mi sembra difficile favorire la crescita industriale di un’area senza acqua, senza rete, senza depuratori, senza energia. Dobbiamo fare, dove il fare non è nemico del salvaguardare, ma dobbiamo favorire il fare bene e sostenibile che è possibile, l’importante è che chi fa, lo faccia da imprenditore. C’è poi stato un tavolo sul credito – ha proseguito il Presidente Sospiri -: ora, non è possibile che a causa del lockdown chiudano decine di sportelli, i soldi devono restare qui, in Abruzzo, si deve investire qui, noi produrremo capacità di reimmettere liquidità. Chi lo capirà avrà già vinto la sfida”.

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