Cronaca

Fucino, Cisl: “Stop allo sfruttamento di mano d’opera e al caporalato”

L’Aquila. Nella Piana del Fucino i controlli contro lo sfruttamento lavorativo in agricoltura continuano senza tregua. All’ultima operazione, di qualche giorno fa, che ha portato l’arresto di 4 persone per soprusi e attività di sfruttamento al lavoro nei campi si aggiunge l’intensa attività dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. I controlli hanno accertato violazioni in materia di orario di lavoro e di sicurezza nei luoghi di lavoro. Alcune attività sono state sospese a seguito della presenza di lavoratori “in nero”, e anche extracomunitari privi di permesso di soggiorno.
La CISL e la FAI CISL sono da sempre impegnati nelle attività di contrasto al fenomeno di sfruttamento ma soprattutto nell’iter di approvazione di una Legge sul caporalato. “Le uniche vittime sono i lavoratori in quanto sottopagati e sottoposti ad orari di lavoro massacranti.~Sta diventando, purtroppo, consuetudine lo sfruttamento delle lavoratrici e lavoratori agricoli nel fucino. A scadenze sistematiche leggiamo e vediamo i giusti interventi delle forze dell’ordine a tutele di chi viene sfruttato nei campi senza il rispetto normativo ed economico dei contratti operai agricoli. Bene il rinnovo sottoscritto giorni fa del contratto provinciale scaduto da oltre 2 anni, – dichiarano Paolo Sangermano, Responsabile CISL L’Aquila e Franco Pescara, Segretario Generale della FAI CISL AbruzzoMolise . Non possiamo però tacere. Proponiamo, – come CISL e FAI Abruzzo Molise – un patto con le controparti a tutele dei lavoratori e delle aziende in regola. Ci auguriamo condivisione, controllo e rispetto affinché il prodotto agricolo del territorio, oltre alle tipicità alimentari si disgiunga anche per quelle etiche”.
Nel Fucino a fronte di un numero di denunce per irregolarità ci sono altrettante aziende agricole che operano nel pieno rispetto delle regole e dei lavoratori, applicando i contratti collettivi nazionali e provinciali sottoscritti tra le parti. “Le controparti datoriali diano pubblicamente e fattivamente seguito alla nostra richiesta di fare corpo unico nel respingere le situazioni di sfruttamento umano, – continuano i due sindacalisti della Cisl. Il ruolo delle parti sociali è determinate per favorire un miglioramento del mercato del lavoro agricolo, puntando su emersione del lavoro nero, contrattualizzazione, valorizzazione degli enti bilaterali territoriali, i Rappresentanti dei Lavoratori della Sicurezza (RLS), crescita della rete del lavoro agricolo di qualità. Servono interventi urgenti soprattutto laddove si concentrano, oltre allo sfruttamento, anche varie altre tipologie di reato. “Ma serve al contempo – hanno concluso Sangermano e Pescara – anche un’azione concertata con la grande distribuzione per istituire prezzi agricoli anticaporalato con azioni mirate che tutelino i lavoratori e le produzioni Made in Italy dalle speculazioni e dal dumping sociale”.

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