L’Abruzzo, già penalizzato da altre scelte editoriali, ha bisogno di una informazione di qualità
Pescara. È stato già definito “un autogol” per l’azienda lo sciagurato progetto annunciato dall’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes che prevede dal 9 gennaio l’abolizione dell’edizione notturna dei tg regionali. Una critica che le strutture abruzzesi di WWF, Legambiente, Italia Nostra e LIPU condividono in pieno. “L’informazione regionale – sostengono le associazioni – va rinforzata e non indebolita perché è proprio la presenza nei territori e lo sforzo costante compiuto dalle redazioni regionali per dare voce alle diverse istanze locali a dare il senso di un vero servizio pubblico. In un Abruzzo già fortemente penalizzato negli ultimi dieci anni dalle scelte editoriali dei giornali (ricordiamo la chiusura dell’edizione regionale de Il Tempo e il progressivo abbandono delle redazioni provinciali e locali da parte del Messaggero e del Centro) Rai3, accanto a poche aziende radiotelevisive private, ha rappresentato e rappresenta una fonte di informazione di primissimo livello, stimata e apprezzata per la qualità e la costanza della propria presenza. Occorre rafforzare gli spazi e gli organici, non certo il contrario. La chiusura del tg regionale della notte potrebbe rappresentare il primo passo di una serie di tagli finalizzati a svilire l’informazione locale che ha bisogno invece di investimenti e di potenziamento.