Politica

Provincia di Pescara, il bilancio di fine mandato del presidente Zaffiri

Pescara. “Dopo tre anni di mandato lascio una Provincia, quella di Pescara, finalmente riorganizzata, strutturata, che dal 2018 a oggi è stata in grado di mettere in campo 60milioni di euro in opere pubbliche. Dunque lascio una macchina rodata con una programmazione già pronta per il Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza con la progettazione di oltre 100milioni di euro di opere su 5 linee di investimento, ovvero turismo, mobilità, viabilità, scuole e innovazione tecnologica”. Lo ha detto il Presidente uscente della Provincia di Pescara, Antonio Zaffiri, nel corso della conferenza stampa di fine mandato.
“Negli ultimi tre anni il nostro primo obiettivo è stato quello di riorganizzare l’Ente Provincia, a fronte della riforma Delrio che comunque ha modificato funzioni, equilibri e assetti – ha ricordato il Presidente Zaffiri – e dopo i primi mesi, siamo divenuti subito operativi appaltando opere pubbliche per oltre 60milioni di euro di investimento, la maggior parte di quei lavori sono già completati e gli altri sono in corso, non era facile né scontato, ma abbiamo avuto la forza e la perseveranza di cogliere gli obiettivi. Consideriamo che stiamo parlando di fondi del 2016-2017, fondi mai utilizzati. Noi abbiamo ripreso in mano le carte e abbiamo condotto in porto quegli investimenti, da zero sino alla cantierizzazione e, in molti casi, sino alla chiusura delle opere. In tal senso il ringraziamento va al Governatore della Regione Abruzzo Marco Marsilio, al Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, e a tutti i consiglieri regionali di Pescara per il sostegno garantito in questi anni e per aver dato l’input per sbloccare i fondi e per completare, in particolare, il terzo ponte sul Saline con un contributo di 3milioni 200mila euro. Sicuramente la sfida più importante, anche la più difficile, è stata quella del Liceo ‘Marconi’ di Pescara: siamo partiti con un progetto di adeguamento sismico dell’intero complesso, ma subito ci siamo accorti che non sarebbe bastato e che occorrevano, piuttosto, interventi strutturali imponenti, ovvero la demolizione e la ricostruzione ex novo. Lo abbiamo fatto, riuscendo anche a trovare una idonea collocazione alle 64 classi: le prime 49 sono rientrate a scuola già il 13 settembre, regolarmente; le ultime 15 hanno iniziato l’anno scolastico nei primi di ottobre, spiace solo che qualcuno, ovvero una frangia della politica, abbia ritenuto opportuno o adeguato strumentalizzare la vicenda, strumentalizzare un’opera necessaria per la sicurezza e la tutela di studenti e docenti, soffiando sul fuoco della polemica che, se era comprensibile da parte dei ragazzi, non lo era affatto da parte di esponenti politici che ben conoscevano la situazione drammatica in cui vivevano i ragazzi. E spiace che, quando abbiamo risolto tutto per il meglio, quella stessa politica che aveva urlato attaccata alle barricate non abbia avuto il coraggio di constatare la bontà delle scelte operate. Poi le tasse – ha proseguito il Presidente Zaffiri -: dal dicembre 2018 abbiamo ridotto la Cosap del 40 per cento, e abbiamo ridotto di 2 euro il costo del bollino rilasciato al momento della verifica della caldaia. Inoltre abbiamo esternalizzato il servizio Cosap per far fare un censimento di tutti gli accessi esistenti dalle strade provinciali o statali. Altro capitolo le strutture scolastiche e le strade: entro due o tre anni verrà completato l’immenso lavoro di ristrutturazione che abbiamo lanciato sulle scuole, mentre per le strade buona parte dei lavori di ripristino o messa in sicurezza è stata realizzata. Ora lascio un’eredità, composta da opere realizzate e da una programmazione nell’ambito del PNRR che determinerà una stagione di cantieri per la realizzazione di oltre 100milioni di euro di opere con una progettazione su 5 linee, ovvero: le infrastrutture strategiche, quindi investimenti su strade, autostrade e caselli di uscita nell’area della Val Vestina; la mobilità sostenibile con studi di fattibilità per due piste ciclabili, la prima che partirà dal Ponte del Mare a Pescara e arriverà fino alla Riserva Naturale delle Sorgenti del Pescara, la seconda partirà dal terzo ponte sul Saline, il Ponte Filomena Delli Castelli, e arriverà nella Riserva Naturale della diga di Penne. Il terzo asse di investimento sarà il turismo, con la realizzazione del Comprensorio Sciistico del Voltigno per la promozione dello sci da fondo e del turismo invernale lento, coinvolgendo sei Comuni in tutto, 3 del pescarese, ossia Carpineto della Nora, Civitella Casanova e Villa Celiera, e 3 dell’aquilano, ossia Ofena, Villa Santa Lucia e Castel del Monte. Le ultime due linee riguardano il tema della transizione ecologica e tecnologica da operare su due Poli scolastici. Per la transizione ecologica dobbiamo proporre ai ragazzi di affrontare una sfida per l’ambiente, e abbiamo fatto uno studio di fattibilità per una struttura all’interno dell’area dell’Istituto ‘Acerbo’, in cui vi sono due piani interrati da adibire a parcheggi a servizio sia della città che della vicina stazione ferroviaria a scuola chiusa, ma anche dello stesso Istituto, ovvero di docenti, personale e studenti a scuola aperta; e poi la realizzazione del Polo Tecnologico che dovrà coinvolgere l’Istituto ‘Volta’e il ‘Bellisario’, parliamo di un Polo che sarà a servizio di tutte le scuole della zona. Il mio ringraziamento personale va oggi anche a tutta la struttura tecnica, dirigenti, funzionari e dipendenti della Provincia per l’abnegazione e la disponibilità garantite in questi anni, e anche ai tecnici esterni per lo spirito di collaborazione sempre assicurato”.

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