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Pescara, sì del Consiglio alle Norme Tecniche di Attuazione

Pescara. Il 24 Ottobre il Consiglio Comunale ha adottato la variante normativa sulla “rigenerazione urbana”, vale a dire il nuovo testo della Norme tecniche di attuazione del PRG che la città attendeva da anni. Oggi l’illustrazione della nuova disciplina da parte dell’assessore al Governo del Territorio e Politiche Urbane Stefano Civitarese Matteucci e il presidente della Commissione Gestione del Territorio Ivano Martelli, la dirigente Emilia Fino e Alessandro Feragalli del Settore Governo del Territorio.

“Mi preme esprimere piena soddisfazione per aver portato a termine un lavoro avviato diversi anni or sono – chiarisce l’assessore al Governo del Territorio e Politiche Urbane Stefano Civitarese Matteucci – con l’obiettivo di snellire e semplificare il testo delle norme del PRG secondo l’indirizzo contenuto in una delibera del consiglio comunale nel 2011, a seguito degli Indirizzi strategici per il governo del territorio ‘Pescara Città della Conoscenza e del Benessere’, approvato dal Consiglio lo scorso febbraio, è divenuto un tassello di una più ampia politica tesa alla rigenerazione urbana. Le nuove norme favoriscono la verticalizzazione del centro città e con il recupero degli spazi pubblici in vista di una migliore qualità urbana e una conseguente migliore vivibilità.
La strategia perseguita può essere sintetizzata in quattro motivi conduttori, su cui abbiamo lavorato condividendo il percorso con tutti i soggetti interessati. Il primo è una reale semplificazione: non occorrerà più effettuare complesse e discutibili operazioni volte a distinguere le parti di un edificio che ‘fanno volume’ da quelle che invece pur occupando spazio non contano come ‘volumi’ (per esempio androni, vani scala, locali tecnici, sottotetti). Si guarderà solo alla sagoma dell’edificio secondo lo spazio che effettivamente esso occupa, restituendo libertà alle forme architettoniche. Questo senza pregiudizi per alcuno, poiché l’indice di edificabilità è stato adeguato per tenere conto di quanto effettivamente oggi si può costruire con il cervellotico sistema in auge. Il secondo motivo riguarda il “favor” per la rigenerazione, inteso come premialità per chi si fa promotore di interventi rigenerazione urbana, vale a dire demolizione e ricostruzione di edifici degradati o inadeguati a condizione che essi siano ricostruiti con i massimi standard di sicurezza e classe energetica. Terzo punto è il recepimento nelle NTA del piano strategico Pescara città della conoscenza e del benessere con le aree strategiche prioritarie e i grandi sistemi di interconnessione. Il quarto punto è lo sviluppo sostenibile: parliamo di zone per parchi pubblici, impianti sportivi e di verde.
C’è stato un lavoro di concerto con tutto il Consiglio e a fronte di un lungo lavoro preparatorio, condotto anche grazie all’encomiabile impegno degli uffici, in pochissimi tempo siamo giunti all’adozione di questa variante con due sole sedute consiliari. Ringrazio sinceramente tutte le opposizioni che hanno mostrato senso di responsabilità e volontà di confronto costruttivo nel merito delle questioni. A questo punto, dopo la pubblicazione, ci sarà la raccolta delle osservazioni dei cittadini che potranno essere lo spunto per modifiche migliorative del testo adottato e l’approvazione in consiglio per l’entrata in vigore delle nuove NTA. A proposito di politiche urbane, anche la nostra proposta di recepimento del cosiddetto decreto sviluppo, di cui cominceremo a parlare domani in Consiglio, si fonda sulla stessa logica di rigenerazione della città”.

“Questa approvazione pone un tassello che si inserisce di una programmazione più generale che stiamo dando al nostro territorio con una prospettiva di medio lungo termine in vista di Pescara 2027 – aggiunge il presidente della Commissione Gestione del Territorio Ivano Martelli – I tempi sono stati brevi, ma grazie anche al lavoro di ampia condivisione con categorie, gli ordini, le associazioni ambientaliste e decine di Commissioni che si sono avute su questo argomento. Il testo che è uscito dagli uffici ed è arrivato in Commissione è un testo già largamente condiviso con tutti i portatori di interesse, questo ha reso possibile l’approvazione in poche ore. Un traguardo atteso: l’ultima revisione è stata nel 2007 ad opera di un governo di centrosnistra, oggi il traguardo arriva dall’Amministrazione Alessandrini e l’adozione è frutto di un lavoro che è stato approfondito con l’assessore Civitarese Matteucci e varato in un documento che è di certo innovativo rispetto alle NTA di altre città. Grazie a queste per un verso recuperiamo identità che appartengono alla storia urbanistica della città per altro verso guardiamo al futuro di una città moderna e attrattiva che si candida a essere la metropoli del Medio Adriatico”.

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