“Sorprendimi’ è una canzone per tutti – spiega Andrea Ascolese a proposito del nuovo pezzo – Parla del vivere la propria sensualità e il proprio modo di essere senza condizionamenti”
Dal 26 novembre è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “SORPRENDIMI”, nuovo singolo di ANDREA ASCOLESE.
“SORPRENDIMI”, ultima release di Andrea Ascolese, rappresenta un inno alla libertà e all’amore in tutte le sue facce. Preceduta dal singolo “Annalisa”, questa è una canzone che promuove con delicatezza, coinvolgimento sonoro e poesia, la cultura del rispetto e dell’ inclusione, che ci invita a fare quello che ci rende felici nel rispetto del prossimo e che racconta di una grande voglia di tornare ballare, celebrando la vita.
Andrea Ascolese ci ha gentilmente concesso un’intervista.
– “Sorprendimi” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?
Ciao! Sorprendimi fa parte del progetto Annalisa scritto da me e prodotto da Max Monti. Il progetto parla dell’ Amore in tutte le sue sfaccettature. Sorprendimi parla del vivere la propria sensualita’ senza condizionamenti. Di una voglia di tornare a ballare e vivere la vita in maniera libera e consapevole. E’ un brano pop uniersale, nel senso che sta piacendo a giovani e a persone di tutte le eta’.La stessa cosa successa con Annalisa.Questa volta con numeri ancora piu’ alti gia’ dalla prima settimana da Spotify, alle radio italiane, alle classifiche Airplay nazionali.
– Cosa vuoi trasmettere con questo brano?
Partiamo dal presupposto che una volta pubblicata una canzone non e’ piu’ tua ma di chi la ascolta.Questa e’ la bellezza e il potere della musica.Mi succede che la gente mi scriva cose diverse e tutte molto belle sul messaggio della canzone e del video. E’ la sorpresa del pop. Non conosce confini. Quello che posso dirti io e’ che se Annalisa parlava di parita’ di genere, Sorprendimi parla con delicatezza, ritmo e energia di identita’ di genere e orientamenti sessuali. Di un amore fluido e moderno. Ti devi fare piacere per forza uno dell’altro sesso perché ti dicono che così sta bene? Io credo che un individuo debba essere quello che vuole. Se non fa male a nessuno, non vedo perche’ non ci debba essere ad esempio una legge a tutela di questo diritto se viene calpestato. Si prende ovviamente spunto, in maniera evocativa e sognante, dalla bocciatura del ddl Zan. Tu a questo punto mi potresti dire: ma hai una figlia Andrea , sei etero che te ne importa? Ecco io credo che debba partire da tutti questo messaggio, senza distinzioni. L’amore è sempre lui e quando è assoluto vince. Ti spinge a cambiare. A migliorarti. Sorprendimi inoltre e’ stata scritta durante il lockdown ed e’ dedicata ai lavoratori dello spettacolo che hanno sofferto in modo particolare la pandemia.
– C’è anche un videoclip, come si caratterizza?
Il videoclip mi dicono ha una atmosfera magica.Credo derivi dal fatto ci sono tutti gli elementi: aria, fuoco, terra e acqua. E’ diretto da Paopart e parte da una mia idea e sceneggiatura che racconta del matrimonio di una sposa ( l’ attrice Cristina Puccinelli ) e lo sposo ( interpretato da me).Nel video c’ e ‘ anche la dancer Princess Sofia Ninjia.E c’ e’ una sorpresa.Invito dunque a guardarlo:)
– Come ti sei avvicinato al mondo della musica?
Alle elementari consumavo dischi, dalla colonna sonora de La storia infinita a Michael Jackson Bad, grazie a mia madre aacoltavo da Lucio Dalla a Battisti, a mio zio da Pino Daniele a De Andre’ , grazie a cugino gustavo dischi dei Simply Red e degli Style Council. Sono stato fortunato. Mio nonno intuendo la mia passione per le 7 note mi ha regalato un pianoforte.E mi ha cambiato la vita. A 20 anni suonavo le tastiere in band dell’ underground bolognese e mi sono laureato al Dams Musica.E in quel periodo e’ cominciata la carriera di attore che procede di pari passo. Un anno importante come musicista e’il 2015 che ha dato la luce al mio primo disco Ti portero’ .Il resto e’ storia dei giorni nostri. Si. Anche io posso dire che la Musica mi ha salvato e aiutato ad allontanare le cattive compagnie e ad attraversare e seguire una luce nei momenti bui.
