Politica

Meritocrazia Italia: “La legge delega fiscale sia una manovra di coraggio”

Roma. “Il prossimo 19 aprile, dopo tanti rinvii, sarà avviato l’iter parlamentare per la discussione e l’approvazione degli emendamenti alla delega fiscale presentati dal Mef.

Sono ancora tante le incertezze, dalle modalità di raggiungimento degli obiettivi del PNRR ai sistemi di lotta all’evasione.

Al centro della discussione ancora flat tax, cashback fiscale e riforma del Catasto.

Se sulla flat tax non vi sembra essere allineamento di vedute, sul cashback fiscale per l’immediato rimborso delle spese mediche e sanitarie l’accordo dovrebbe essere stato raggiunto.

Difficili da sciogliere il nodo della riforma del catasto, quello relativo al pieno utilizzo dei dati resi disponibili dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi, nonché quello della piena realizzazione dell’interoperabilità delle banche dati.

Meritocrazia Italia si è espressa in più occasioni, ribadendo la priorità di puntare alla buona salute dei bilanci di Stato, al miglioramento dell’inclusione lavorativa e al sostegno alle aziende in difficoltà, suggerendo manovre di coraggio in favore dei contribuenti pressati da debiti fiscali.

Occorre in ogni caso garantire l’equità verticale e orizzontale per i contribuenti, partendo dalle imposte.

Per questo Meritocrazia propone:

– il contenimento della tassazione sul reddito d’impresa, attraverso l’estensione della flat tax per fatturati sino a 150.000,00 euro per la vendita di beni e fino a 100.000,00 euro per le prestazioni di servizi, anche perequando l’aliquota d’imposta al 15% ma consentendo la determinazione del reddito imponibile con la deduzione dei costi dai ricavi e non in base a coefficienti forfetari;

– l’eliminazione della distinzione fra redditi d’impresa e redditi professionali, con eliminazione della ritenuta d’acconto, anche utilizzando un sistema di cash flow tax in acconto, calcolando le imposte dovute trimestralmente, per cassa ma sulla base di una aliquota piatta di base del 15%, da conguagliare in fase di dichiarazione annuale dei redditi;

– la riduzione dell’aliquota Ires al 20% per almeno 5 anni;

– l’introduzione del quoziente familiare per le famiglie a basso reddito con ampliamento della no tax area sino a 15.000,00 euro di reddito di lavoro dipendente o autonomo;

– l’introduzione della aliquota “continua” alla tedesca o alla “danese” per evitare la sperequazione iniqua delle attuali aliquote centrali dell’Irpef;

– la sostituzione dell’Irap con una rimodulazione delle aliquote iva più basse, di 1 o 2 punti percentuali;

– la lotta all’evasione stanando i c.dd. immobili fantasma, lasciando inalterato il carico fiscale per i contribuenti che già pagavano regolarmente, perseguendo anzi una revisione al ribasso delle aliquote IMU, imposte di registro, ipotecarie e catastali con l’introduzione di idonei correttivi;

– di ridurre gli adempimenti periodici, ad esempio eliminando la presentazione dei modelli Intra;

– di elevare i limiti di fatturato per l’applicazione dell’iva mensile invece che trimestrale;

– di semplificare gli adempimenti per la richiesta dei rimborsi d’imposta e dei crediti fiscali (superbonus 110%, bonus ristrutturazioni, rimborsi iva, spese di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica 4.0, ecc.);

– l’istituzione di una Agenzia delle Uscite, che regolamenti i ritardi nei pagamenti della p.a., tutelando così tutti i contribuenti anche creditori dello Stato.

Stop war”. Si legge così in una nota di Meritocrazia Italia.

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