Politica

Giuliana Albaella è la nuova presidente della scuola di formazione politica Crea

Roma. L’Avv. Giuliana Albarella è la nuova Presidente di CREA, la Scuola di formazione politica di Meritocrazia Italia.

CREA, aperta ai dirigenti del Movimento e a chiunque creda in un modo nuovo di fare politica, nell’importanza della partecipazione consapevole e della responsabilità civica, mira a sviluppare competenze in materia di politica e di governo della pubblica amministrazione, con quattro specifiche finalità: Conoscere i principi teorici ed etici della politica, il sistema amministrativo italiano, gli strumenti e le principali tecniche per svolgere l’azione politica; Riflettere sulle questioni più rilevanti per lo sviluppo sociale ed economico del Paese; Eleggere i propri rappresentanti a tutti i livelli amministrativi con consapevolezza e responsabilità; Amministrare gli enti che concorrono all’esercizio della funzione pubblica.

Impegnata da sempre ai vertici di Meritocrazia, Giuliana Albarella oggi dichiara: «Accetto il nuovo incarico con grande entusiasmo e ringrazio per la fiducia. Presto sarà condiviso il nuovo programma della Scuola. È indispensabile saper costruire e seguire percorsi di consapevolezza e serietà, per una società inclusiva e capace di coniugare sviluppo e sostenibilità. Punteremo sui grandi temi della modernità, transizione ecologica e digitalizzazione, senza dimenticare i vecchi problemi mai risolti, e proponendo concrete strategie d’azione. L’obiettivo è perseguire il bene comune attraverso un processo di formazione adeguato e il dialogo con esperti dei diversi settori e con la cittadinanza. La Scuola di formazione ripartirà dal prossimo ottobre con un corso che metterà la politica in rapporto con l’etica, il lavoro, l’ecologia, la democrazia, la comunicazione, la cultura e l’economia».

Il Presidente nazionale Walter Mauriello punta molto sulle competenze e sulla passione che caratterizzano l’impegno di Giuliana Albarella: «La politica è sempre più subita passivamente. Le coscienze sono intorpidite dal disagio informativo e il disfattismo prende il sopravvento. Questo rende incapaci di operare scelte consapevoli e valutazioni di ragione e ragionevolezza, a beneficio di una classe politica incapace di calibrare l’azione sui reali bisogni dei cittadini e piuttosto animata dal desiderio di raccolta di consenso democratico. Serve ricomporre un gruppo dirigente sensibile e capace, e così restituire valore alla competenza, alla responsabilità e alla consapevolezza. In questo, la formazione gioca un ruolo decisivo».

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