Economia

Riccardo Padovano: “A Pescara occorre il nuovo regolamento dei dehors”

Pescara. “Fipe-Confcommercio rilancia la necessità di far crescere la cultura dello sviluppo sostenibile delle città investendo sull’occupazione del suolo pubblico, strumento essenziale della rigenerazione urbana, indispensabile anche per consolidare la ripresa del settore.

Se l’esplosione della pandemia, due anni fa, ha portato inevitabilmente ad aumentare gli spazi esterni concessi dalle amministrazioni comunali con procedure semplificate e persino senza oneri economici per le imprese, la sfida dei prossimi mesi sarà quella di inserire questi spazi dentro un progetto di città che faccia dello spazio pubblico un modello di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Un’esigenza raccolta da Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, che ha organizzato un incontro sul tema, mettendo attorno al tavolo Comuni da nord a sud, imprese e agenzie pubbliche. Presenti anche il presidente nazionale della Sib Antonio Capacchione e il presidente della Sib Abruzzo-Confcommercio Pescara Riccardo Padovano che ha sottolineato come “un regolamento comunale sull’utilizzo dei Dehors è più che mai urgente e necessario. Ci avviciniamo ad un autunno un po’ particolare per l’attuale andamento pandemico e quindi non possiamo attendere. Per questo occorre regolamentare sui Dehors anche perché ci sono le condizioni per farlo. Un regolamento non può stare chiuso nel cassetto perché non si riesce a trovare una quadra politica. Non commettiamo gli errori del passato. Questo non è un problema che riguarda solo Pescara ma tutte le città italiane. Oggi si è parlato infatti di questo a Roma con le varie delegazioni arrivate da tutto il Paese. La necessità comune è quella di agire per un nuovo regolamento. A Pescara occorre un regolamento sui Dehors. Il Comune deve attivarsi immediatamente anche perché siamo fermi al 2019 e quindi – ha detto ancora Padovano – bisogna agire. Tre anni fa arrivammo ad un passo dall’approvazione che poi saltò per delle beghe politiche. Oggi la Giunta Masci ha il dovere di chiarire le questioni che riguardano i Dehors. Mettiamo da parte per favore i burocrati e agiamo. Le carte non possono restare nei cassetti. Le imprese sono in crisi, c’è il calo dei consumi, l’aumento del costo delle materie prime, senza contare che siamo ancora nel pieno della pandemia per cui occorre agire e regolamentare l’utilizzo dei dehors”. A Rona è passato il concetto del minimo comune denominatore di passare dal concetto di occupazione di suolo pubblico al progetto di spazio pubblico. Obiettivo: trasformare gli spazi esterni di bar e ristoranti in elementi di una più generale riqualificazione delle città fondata sul decoro, sulla sicurezza, sulla socialità, sull’attrattività,

“Il punto fondamentale – spiega Fipe-Confcommercio – è come superare la fase emergenziale senza che questo si trasformi in un ritorno al passato. Occorre fare un salto in avanti perché dalla pandemia le nostre città devono uscire migliori. Lo spazio pubblico deve essere uno strumento di rigenerazione urbana non solo in termini economici ma soprattutto in termini di qualità delle città e della vita dei cittadini. I pubblici esercizi devono essere visti come una risorsa e non come un problema. C’è bisogno di progetti condivisi, di collaborazione e non di contrapposizione.”

Il 30 settembre si chiude un po’ ovunque il periodo caratterizzato dalle procedure semplificate mentre il pagamento dei canoni è stato oramai ripristinato quasi dappertutto. Il seminario di oggi vuole aprire un confronto su un tema caratterizzato anche da forte ideologia circa l’uso del suolo pubblico che non ha bisogno di contrapposizioni, ma di condivisione di idee e buone pratiche per far crescere sensibilità e cultura sui temi dello sviluppo sostenibile delle città.

L’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio informa che: ad oggi solo il 17,7% dei Comuni capoluogo di Provincia ha deciso di esonerare gli esercenti dal pagamento del suolo pubblico, mentre il 20,3% ha optato per una riduzione media di un terzo del suo valore. Per il resto, nel 53,2% dei casi, il canone è stato ripristinato per intero dal 1º aprile 2022, così come sono state cancellate le procedure semplificate per le nuove concessioni.

Per dare profondità all’analisi, nel corso del convegno è stato chiamato Luca Tamini, professore di Urbanistica presso il Politecnico di Milano che ha presentato una relazione basata su esperienze concrete fatte dai comuni nelle quali proprio la condivisione degli obiettivi tra i diversi stakeholder sono la dimostrazione reale che lavorando insieme si fanno le cose migliori”. Si legge così in una nota di Riccardo Padovano, presidente Sib Abruzzo e Confcommercio Pescara.

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