Cultura e eventi

La favola abruzzese “La bottega del falegname De Andrè Pfm tribute”

Sulmona. “…..Passata la cena, Fabrizio saggia un poco il terreno. I più gli consigliano di lasciare perdere il connubio, la sua musica non è adatta e essere eseguita da una band ruspante come PFM, gli dicono, sarebbe un disastro.Da buon genovese caparbio però De André intuisce che il progetto potrebbe trasformarsi in una bella sfida e si convince. Franz ricorderà sempre una frase che a un certo punto sentirà pronunciare al cantautore: “Belìn, mi dicono che è pericoloso e allora lo faccio!”. È si farà!Le prove sono il momento della verifica e i momenti difficili sono all’ordine del giorno. Come dirà sempre Franz “Fabrizio o lo amavi o lo odiavi”. E sicuramente le tensioni scaturite dai diversi modi di affrontare la materia musicale faranno sì che i cinque della Premiata si avvicinino alla seconda scelta. Ma dalle frizioni possono nascere stimoli che portano a opere grandiose. Come in questo caso: il pubblico che il 21 dicembre 1978 affolla il Palasport di Forlì è pronto per assistere a uno spettacolo tra i più incredibili d’Italia.Con la band (che ha inserito un ulteriore musicista: Roberto Colombo alle tastiere) e il cantautore (seduto, con chitarra in grembo) schierati sul palco prendono il via due ore di poesia e di sopraffina capacità strumentale. Se Fabrizio De André era “solo” un poeta che cantava le sue storie e PFM “solo” una band di dinamico rock progressivo, insieme diventano un unico ensemble di musica totale…”

Ho voluto riprendere lo stralcio di un bellissimo articolo a firma di Fabio Zuffanti ( La Stampa del 7 Dicembre 2019) per introdurre e descrivere ai lettori una esperienza bellissima vissuta qualche sera fa a Molina Aterno.Una esperienza che mi ha portato a scoprire un gruppo che per la qualità della musica proposta sono convinto farà molto parlare di sé. Sto parlando della band “ La bottega del falegname De Andrè Pfm tribute”. Un gruppo di musicisti tra i quali Simone Flammini: voce, chitarre,Paolo di Cesare: chitarre, mandolino, Giammarco De Bonis: chitarre, Pierluigi Di Cesare: basso, Riccardo Pezzopane: pianoforte e tastiere, Marco Contento: batteria e percussioni, Gianni Ciancone: violino, che sono stati capaci di farmi vivere le stesse emozioni provate quando a capo della Band che ha accompagnato il grende Faber vi era un abruzzese verace qual è Franz Di Cioccio”.

Momenti di musica quelli passati ad ascoltare questa band che seppur fatto in una serata inumidita dalla pioggia ha di sicuro riscaldato il pubblico presente per la capacità che questi splendidi musicisti hanno avuto di estasiare a tal punto da mettere le insidie meteo in secondo piano.

E’ passato solo un anno da quando hanno deciso di mettersi insieme ma sembra davvero incredibile il modo con cui riescono a coniugare le 7 note del pentagramma riservate ad un connubio musicale come quello che ha caratterizzato l’insieme De Andrè-PFM.

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