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Dall’estate all’inverno come previsto dal meteorologo Stefano Bernardi

L’Aquila. Ce lo aveva detto a più riprese e in tutti i modi il metereologo aquilano Stefano Bernardi e così è stato.
Nel giro potremmo dire di poche ore si è passati, dal punto di vista termico, dall’estate all’inverno.
Il tutto quasi a testimoniare il fatto che la natura il suo modo di ribellarsi alle politiche ottuse dell’uomo vuole farlo capire in tutti i modi e con qualsiasi mezzo ivi compreso, dopo l’alluvione lampo che ha caratterizzato mortalmente le Marche nei giorni scorsi e i venti da uragano che hanno sferzato la riviera adriatica e i monti dell’appennino, con il ricorso a drastici movimenti di carattere termico.
I dati sono eloquenti e grazie all’associazione Meteo AQ Caput frigoris stamattina abbiamo avuto modo di conoscerne i valori di queste pazze temperature che hanno riguardato soprattutto L’Abruzzo interno.
Ma vediamoli questi dati:
Altopiano Quarto Santa Chiara -3,9°;
Rocca di Mezzo -2,9°;
Campo Felice -2,6°;
Rifugio Franchetti -1,7°;
Altopiano delle 5 Miglia -1,6°.
Finanche ad altezze inusuali per il periodo si sono avute registrazioni folli.
In alcune valli, infatti e stante quanto riferito direttamente da Bernardi, si sono rilevate gelate finanche alle quote incredibilmente basse di 500-700 metri.
Insomma tutto secondo quanto previsto dal bravissimo meteorologo abruzzese al quale va il plauso di averne intuito il suo verificarsi finanche in tendenza.
La meteorologia ha fatto passi da gigante negli ultimi anni ed è proprio per questo motivo che tale scienza, così come più volte detto da Bernardi, andrebbe maggiormente apprezzata e seguita magari in un contesto educativo qual è la scuola.

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