Cultura e eventi

Pescara, Cuzzi in replica ai 5 Stelle su pasta: “Strumentalizzazioni inutili, pasta italiana era e lo sarà”

Pescara. “Continua la vana crociata dei 5 Stelle contro la bontà della qualità del cibo servito nelle mense cittadine. Dopo aver allarmato inutilmente famiglie e centri di cottura con la fissazione che la pasta servita non rispettasse il capitolato che imponeva l’utilizzo di grani italiani, su cui abbiamo fatto chiarezza e messo a disposizione fatti, assaggi e documenti, ora Di Pillo e Colletti tornano all’attacco, immaginando scenari fantomatici dietro al cambiamento di fornitore per la pasta stessa”.

Così in una nota l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Pescara, Giacomo Cuzzi, che aggiunge: “E’ successo che a furia di allarmi e gogne mediatiche causate dalle continue insinuazioni sulla natura delle materie prime utilizzate nella fornitura ad hoc per il Comune di Pescara, “La Molisana Spa” ha dichiarato ai nostri uffici l’indisponibilità a voler continuare la fornitura per tali motivazioni. Così è di conseguenza successo che la Concessionaria A.T.I. Cir-food – Bioristoro Italia, ha dovuto prontamente individuare ulteriori fornitori che, come “La Molisana Spa”, rispettassero le caratteristiche merceologiche indicate nel capitolato di gara. Parliamo di regole che questa Amministrazione e non altri, ha voluto e scritto perché volevamo che il cibo servito alle mense fosse di qualità migliore, rispettasse la territorialità e la stagionalità, come nessuno prima aveva mai rivendicato, né scritto in un disciplinare di gara.
Oggi, quindi, la fornitura di pasta sarà garantita dalle ditte “Sgambaro Spa” e “De Matteis Agroalimentare Spa”. Nulla cambia, a parte i fornitori. Grano italiano era prima, grano italiano sarà ora. Trovo quindi davvero incomprensibile il perché si voglia creare per forza un allarme su una materia chiara sin dall’inizio, attraverso comunicazioni illogiche che non portano da nessuna parte.
Amministrazione e politica si fanno sui fatti che noi abbiamo prodotto e messo a disposizione sempre; non sui complotti, ma con documentazioni certe e provate; sulla realtà certificata e non su raccolte arraffazzonate di dati sulle provenienze del grano come fa Colletti, che senza sapere da dove arriva quello della pasta che serviamo nelle mense di Pescara, dà per scontato che non sia italiano perché è così che secondo Report accade in Italia!
Mi indigna infine il fatto che qualcuno che non è riuscito ad essere classe dirigente in passato, cerchi di farsi notare e guadagnare voti ora sulle scuole, su cui noi ci siamo sempre impegnati e continueremo a farlo, mistificando la realtà e spacciando riscontri inesistenti sulla non provenienza nazionale del grano, di cui noi abbiamo invece sempre certificato l’origine”.

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