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Castaldi (M5S), nuova interrogazione su Consip

Roma. Il senatore M5S Gianluca Castaldi ha presentato un’interrogazione sull’assegnazione di importanti bandi di gara Consip: “Da tempo – spiega il pentastellato – abbiamo constatato che su appalti plurimilionari c’è qualcuno che fa sistematicamente il furbo e che Consip(e non solo!) continua a guardare dall’altra parte, anche a danno delle PMI italiane che rispettano le regole.”

Castaldi ricorda che Consip è la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana e che quindi deve operare esclusivamente nell’interesse dello Stato e dei Cittadini.

“Fra i suoi compiti – continua il senatore – rientrano le procedure di gara per attuare i programmi che ricevono finanziamenti dall’Unione europea, nell’ambito del settore dei servizi di supporto e assistenza tecnica della Pubblica Amministrazione. Il 19 marzo e il 21 dicembre 2015, Consip indice due gare per l’erogazione di supporto specialistico e assistenza tecnica: la prima da 66 milioni di euro, la seconda da 261 milioni.”

“Il 15 marzo 2016, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato fa partire un’istruttoria contro alcune grandi società coinvolte negli appalti indetti da Consip: Deloitte Consulting S.r.l., Deloitte & Touche S.p.A., KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., Enrst&Young S.p.A., Enrst&Young Financial Business Advisors S.p.A., PricewaterhouseCoopers S.p.A., PricewaterhouseCoopers Advisory S.p.A.”, spiega Castaldi.

Il M5S già segnalò l’anomala situazione in Senato, con un’interrogazione parlamentare, il 5 aprile 2016. A ottobre 2017, l’AGCM ha deliberato che le grandi società menzionate da Castaldi nella interrogazione hanno violato l’articolo 101 del TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea), mettendosi d’accordo fra di loro in modo tale da condizionare gli esiti delle gare Consip ed eliminando il confronto concorrenziale.

“Nonostante tutto questo, nonostante l’invito dell’Autorità garante di astenersi dal porre “in essere comportamenti analoghi a quelli oggetto dell’infrazione accertata” – cita Castaldi dalla sentenza -, le società coinvolte nel procedimento delle AGCM si sono aggiudicate, con lo stesso meccanismo del precedente, il secondo e corposo appalto (base: 328 milioni di euro ),per un valore complessivo di 222 milioni.”

“La situazione è gravissima – sottolinea il parlamentare abruzzese – , visto che, secondo l’Antitrust, queste società si sono letteralmente spartite i vari lotti degli appalti messi in gara, presentando i loro sconti sulle basi d’asta con una logica a “scacchiera”, tutto deciso a tavolino. Questi “grandi” della consulenza si mettono d’accordo fra di loro e si spartiscono la torta, incuranti di richiami e sanzioni. Si tratta di “una delle più gravi violazioni del diritto di concorrenza”.

Castaldi accusa la passività di Consip (ma anche dei titolari dei Programmi Operativi dei Fondi Strutturali)di fronte ai fatti esposti: “A dispetto del provvedimento sanzionatorio, e stiamo parlando di una multa di 23 milioni di euro, Consip non ha provveduto a verificare ed accertare la violazione delle regole, né a revocare le aggiudicazioni degli appalti. Un immobilismo, quello di Consip, che avvantaggia le grosse multinazionali che violano le regole sugli appalti e che penalizza le piccole società I’ italiane”.

“Insomma – conclude il portavoce M5S – le società che si sono aggiudicate i due appalti Consip del 2015 hanno disatteso totalmente gli inviti, i richiami e le sanzioni e Consip, invece di metterle alla porta, le premia con la sua incomprensibile indifferenza. Una situazione inaccettabile che in questi giorni ho nuovamente denunciato con un’interrogazione in Senato.”

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