Cultura e eventi

Cultura, addio a Edoardo Tiboni

Pescara. All’età di all’età di 94 anni è morto Edoardo Tiboni, patron del Premio internazionale di cinema e letteratura Ennio Flaiano e creatore del Mediamuseum, di cui recentemente aveva lasciato la presidenza alla figlia Carla.

Così ha commentato la notizia il presidente della Regione Abruzzom Luciano D’Alfonso: “E’ dolore vivo quello che provo nell’apprendere della morte di Edoardo Tiboni. Con la sua scomparsa viene a mancare un punto di riferimento della cultura non solo regionale ma anche nazionale. Tiboni è infatti il fondatore del Premio intitolato a Ennio Flaiano – di cui era amico – che dal 1973 ha visto passare in Abruzzo i protagonisti della cultura e dello spettacolo a livello mondiale, rivelatosi in tre casi – con gli scrittori Josè Saramago, Imre Kertesz e Seamus Heaney – il viatico alla vittoria del Nobel per la letteratura. Egli ha dato impulso all’arte della conoscenza creando il Centro Nazionale di Studi Dannunziani e l’Istituto Nazionale di Studi Crociani, completando così l’omaggio alle tre grandi figure letterarie figlie d’Abruzzo: Flaiano, D’Annunzio e Croce. A lui si devono anche la nascita dell’Istituto Multimediale Scrittura e Immagine e del Mediamuseum, che uniscono conservazione del passato e creazione di nuove attività sotto il segno del cinema. Ma non solo: Tiboni fu anche il primo direttore della sede abruzzese della Rai e il promotore della realizzazione a Pescara del teatro D’Annunzio e della relativa stele quale omaggio della città al Vate. Questi tratti fanno di lui una personalità rifulgente nella storia della cultura, una figura epica che entra a pieno titolo nell’Olimpo dei grandi abruzzesi. La sua vita è stata intensa, ma la sua perdita lascia un vuoto: ora sta a noi raccogliere i frutti della sua semina fertile per costruire attività e iniziative. A sua figlia Carla – che ne sta meritoriamente portando avanti l’opera – e ai suoi familiari giungano le condoglianze vivissime mie e della regione tutta.
Oggi piangiamo un mito”.

Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini: “Con Edoardo Tiboni scompare sicuramente un caposaldo della cultura in Abruzzo e un avamposto nazionale nella sua promozione. Attraverso il Premio intitolato a Ennio Flaiano, suo personale amico, ma anche un talento della città e della regione dove il “professore” ha deciso di restare e operare come giornalista, editore, saggista e voce, ha portato nella sua terra il meglio della letteratura, del cinema, dello spettacolo e della televisione, che è entrata anche nella sua storia professionale e personale quando è diventato il primo direttore della sede Rai in Abruzzo. Pescara perde anche uno speciale costruttore, che attraverso l’Istituto Multimediale Scrittura e Immagine e del Mediamuseum, la sua ultima intuizione, ha fatto in modo che la memoria culturale italiana trovasse a Pescara un posto per crescere ed educare le nuove generazioni. Con tutto questo lavoro e con la convinzione che potesse essere motore anche del territorio, affermata talvolta con tenacia e veemenza, Tiboni ha di certo contribuito a fare di Pescara una vetrina prestigiosa, allineando traguardi a un cammino di cui oggi raccoglie il testimone sua figlia Carla per portarlo avanti. Perché questa strada potesse continuare ad avere un orizzonte certo ha sempre cercato un dialogo con la politica e le istituzioni, Comune in primis, che si stringono al cordoglio della famiglia e lo salutano con affetto e stima a nome della città”.

L’assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Giovanni Di Iacovo: “Tiboni è stato una vera e propria istituzione culturale per la città e anche per la regione. L’eco dell’importanza del suo nome e di tutto quello che nella vita ha fatto per la cultura mi riporta a quando ero bambino e alle frequentazioni che legavano mio padre al Professore. La città perde un concittadino appassionato, era stato tra i fondatori del Teatro d’Annunzio, un promotore del cinema, del teatro, della letteratura, della scrittura, della poesia, delle arti e degli abruzzesi. Un infaticabile “agente” della cultura regionale, che ha spinto attraverso i suoi nomi migliori: da Flaiano e D’Annunzio anche Benedetto Croce. A tutti mancheranno anche le sue prese di posizione, Tiboni non ha mai fatto mancare il suo contributo quando sul piatto del confronto c’era la crescita della città. Diciamo addio a un illustre concittadino di cui dobbiamo tutti portare avanti il testimone”.

«Con la scomparsa di Edoardo Tiboni, l’Abruzzo perde un uomo illuminato, pioniere dello sviluppo culturale della Regione e non solo. Uomo fermo ed esigente con la sua intuizione e il suo grande amore per la Cultura, ha saputo creare premi ed iniziative di altissimo spessore, per valorizzare l’intero Abruzzo, donando così prestigio e lustro a tutto il territorio. Grazie a lui l’Abruzzo ha potuto conoscere da vicino i più grandi esponenti del mondo letterario, dello spettacolo, del cinema, del teatro e culturale in senso ampio». Così il sindaco Francesco Maragno commenta la scomparsa di Edoardo Tiboni. «Voglio esprimere a nome personale e dell’Amministrazione che rappresento profondo cordoglio per questa triste scomparsa e porgere le più sentite condoglianze a tutti i familiari e in special modo alla figlia Carla».

Così il presidente della Commissione Cultura del Comune di Pescara, Riccardo Padovano: “Con Tiboni Pescara saluta una personalità che è stata fondamentale per la diffusione della cultura e per la promozione dell’immagine della città. Grazie ai Premi Flaiano e alla sua intensa attività che ha seguito fino all’ultimo, ha ricavare alla nostra città e alla regione uno spazio prezioso nel panorama culturale italiano. La sua scomparsa non lascia un vuoto, ma un bagaglio fatto di storia, di esperienze, di eventi e di progetti da continuare, una specie di staffetta di cui tutti possiamo farci portatori”.

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