Cultura e eventi

“Il Messia d’Abruzzo” a Lama dei Peligni tra divertimento e solidarietà

Lama dei Peligni. “Il Messia d’Abruzzo” torna nella sua terra e precisamente a Lama dei Peligni (Ch) dove sabato 17 dicembre alle ore 21 nella Sala Polivalente “A. Del Pizzo” con il gruppo di amici che, come da tradizione, gira l’Italia per raccontare la storia di un uomo di origine vestina, Oreste De Amicis si esibirà nello spettacolo “I Matti di Dio” della Uao Spettacoli.

L’evento, possibile grazie al sindaco Tiziana Di Renzo e alla sua amministrazione, oltre che alla compagnia teatrale TeatrArtMaja, sarà accompagnato dalla beneficenza: alla serata parteciperà anche l’Associazione Progetto Noemi, la piccola di Guardiagrele (Ch) affetta da Atrofia muscolare spinale; la sua famiglia, ed il papà Andrea Sciarretta, sono il vero motore dell’associazione fondata da loro per aiutare famiglie che vivono quotidianamente la disabilità ed anche in occasione dello spettacolo a Lama dei Peligni sarà possibile contribuire.

Lo spettacolo è inserito all’interno del cartellone natalizio e proprio in occasione della serata sarà svelata la completa rassegna teatrale a cura di Federico Perrotta: si tratta di un programma dalle diverse sfaccettature adatto alle famiglie.

A vestire i panni del capocomico Domenico, sarà l’attore abruzzese dunque, affiancato da tre compagni di scena che invece interpretano vari personaggi che hanno avuto a che fare con lui e che si ritroveranno insieme: Andrea D’Andreagiovanni, Massimiliano Elia, Giacomo Rasetti che irrompono sul palco, come un’Armata Brancaleone, accompagnati da musiche dal vivo e da canzoni del repertorio abruzzese arrangiate in chiave moderna, coreografate ed interpretate dai quattro.

“I Matti di Dio, ovvero la vera storia del ‘Messia d’Abruzzo’ – così ne spiega l’origine Perrotta – nasce da un’intuizione di Ariele Vincenti, storico collaboratore di Simone Cristicchi, che guardandomi in uno spettacolo che ho fatto tempo fa, mi associò lasciandomi senza parole, alla figura del ‘Messia d’Abruzzo’, e mi raccontò di una storia che a molti, compreso al sottoscritto, è sconosciuta”.

“Si tratta di un frate poi diventato prete del comune di Cappelle sul Tavo, che si è autoproclamato ‘Messia d’Abruzzo’- prosegue l’artista; – dietro queste nuove Crociate abruzzesi dal tono assolutamente ironico e divertente, come è nello stile di ciò che realizzo sempre, c’è la voglia di lanciare un messaggio forte ossia non perdere mai di vista il lume della ragione: quando si diventa a furor di popolo un capo spirituale il rischio di peccare di presunzione è veramente molto forte”.

“E’ un monito? – conclude Perrotta. – Non credo! Ma un voler porre l’attenzione su qual è il limite tra il genio e la follia”.

Scritto e diretto da Ariele Vincenti, si tratta di uno spettacolo che mostra un pezzo d’Abruzzo mai perso che torna a vivere; questa è storia vera che viene spolverata e tramandata grazie anche ad una comicità senza tempo: “durante delle ricerche che stavo facendo tra le montagne e i paesini dell’Abruzzo ho trovato la storia di Oreste De Amicis. La prima cosa che mi ha colpito è il suo stare sempre dalla parte degli ultimi, dargli voce e dignità pagando lui in prima persona” – spiega Ariele Vincenti.

“Nel suo caso – prosegue – sono i contadini di allora alle prese con le ingerenze dei potenti e di una parte del clero, non sempre disposti a difenderli e tutelarli. Dall’altro lato c’è il discorso spirituale intrapreso dal Messia d’Abruzzo che ritengo sia attuale oggi più che mai. In una società priva di valori e di punti di riferimento il concetto di spirito e di recupero delle piccole cose può aiutarci a costruire la nostra casa comune distaccandoci dall’egoismo individuale che ci allontana gli uni con gli altri. Era un sognatore Oreste De Amicis. Sognava una società migliore basata sull’uguaglianza sociale e sul rispetto delle persone come fondamento del suo credo. Anche se a volte si rendeva protagonista di situazioni grottesche e al limite del paradossale, la sua vita merita di essere divulgata, perché questa è una delle tante storie che se non te le raccontano, non le sai. E Federico Perrotta grazie alla sua sensibilità e al suo carisma è l’interprete ideale che racchiude i canoni di una recitazione moderna con la tradizione popolare musicale ed ironica”.

Le musiche sono di Francesco Mammola, le scene ed i costumi di Graziella Pera.

L’evento è gratuito, per info 333.6270355. E’ possibile seguire le pagine social @uaospettacoli.

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