Cultura e eventi

A Francavilla lo spettacolo “De Pretore”, organizzato dall’associazione Le Franche Villanesi

Francavilla al Mare. Tutto pronto per lo spettacolo “De Pretore”, organizzato dall’associazione Le Franche Villanesi con il patrocinio del Comune di Francavilla al mare, a chiusura degli eventi natalizi.

Opera: De Pretore Vincenzo, di Eduardo De Filippo
Compagnia: I viandanti sul mare
Regia: Emanuel Pascale
Cast: Michele Carnevale, Lorenzo D’Agata, Emanuel Pascale, Maria Elena Verde

Trama dell’opera: De Pretore Vincenzo è la storia di un figlio di N. N. divenuto ladro, a suo dire,
“per necessità”. Il giovane è legato sentimentalmente a Ninuccia, una semplice ragazza che per
racimolare qualche soldo fa la lavapiatti in una trattoria. Quest’ultima, appena Vincenzo esce dal
carcere, convince il suo amato ad affidarsi ad un santo protettore, in modo tale che da quel preciso
momento in poi le cose gli vadano bene. Vincenzo decide allora di affidarsi e fare un patto con San
Giuseppe, secondo il quale, se il santo farà il suo dovere, ruberà soltanto ai ricchi e prenderà da loro
quello di cui avrà bisogno senza più “scrupoli di coscienza”. La “protezione” ha subito il suo
effetto: Vincenzo ruba in facilità e tranquillità, fino a quando un giorno sarà ferito a morte da un
impiegato di banca al quale ruba una borsa contenente cinque milioni. In una visione premortale
Vincenzo giunge in Paradiso scortato da San Giuseppe che assume le sembianze del tabaccaio della
piazza frequentata dal giovane. Tutto sembra, dunque, finire per il meglio ma la felicità di Vincenzo
viene squarciata da un brusco ritorno alla realtà: il ladruncolo si ritrova, esanime, in una squallida
sala ospedaliera, nella quale poco dopo morirà.

Note di regia e obiettivo del lavoro: L’attenzione agli ultimi è stata sempre al centro della poetica
eduardiana. Quello che Eduardo cerca di far emergere attraverso quest’opera sono le tematiche
scottanti dell’abbandono e dell’indigenza che dominano nella Napoli del dopoguerra, alle quali né
l’autorità statale né quella ecclesiastica (per quanto riguarda il notevole aumento degli orfanelli
affidati a quest’ultima) riusciva a trovare un rimedio, generando in questo modo un enorme numero
di “gente sbandata” che ricorreva a vie illegali per cercare di «tirare avanti». Nel protagonista,
quindi, il drammaturgo partenopeo «ha voluto impersonare tutto il popolo napoletano, considerato
“figlio di nessuno” da sempre. Popolo […] abbandonato alla sua sorte da sempre, perché i potenti –
il Signore – hanno in ogni tempo ignorato i suoi bisogni».
La colpa di questa gente è quella di essere ignorante; infatti il protagonista dell’opera, se
avesse avuto un’istruzione, avrebbe diretto la sua vita in una direzione decisamente diversa. Questo
tema stette particolarmente a cuore ad Eduardo che, soprattutto quando ricevette la nomina di
senatore a vita, s’interessò sempre di più al fenomeno napoletano, e non solo, della delinquenza
giovanile. Egli stesso nei suoi ultimi anni di vita s'impegnò molto per questi giovani “delinquenti”
che aveva visitato e con cui aveva parlato all'Istituto di rieducazione dei minori del Filangieri di
Napoli, figli anch’essi abbandonati da quella società che li considera – come nelle battute finali
dell’opera dirà la fidanzata di De Pretore – «nessuno».
La compagnia I viandanti sul mare – alla quale la famiglia De Filippo ha concesso i diritti in
seguito all’esposizione del progetto – attraverso il potente Verbo di Eduardo, intende realizzare una
messinscena che permetta allo spettatore di essere pienamente coinvolto nel dramma dei
protagonisti, con i quali esso è in grado di ridere, scherzare ma soprattutto commuoversi per quello
che è il loro destino. L'intento è quello di sottolineare attraverso quest'opera la funzione morale,
civile ed educativa del Teatro di Eduardo, quest'ultimo sempre attento ai mali sociali che
impediscono alla "persona" il pieno sviluppo della sua natura. La commedia scelta, come del resto ogni opera di Eduardo, ha in sé tutta la forza per poter offrire allo spettatore un intenso momento di
riflessione su tutte quelle dinamiche che condizionano fortemente le scelte di individui che nascono
e crescono in contesti a rischio devianza.

Related posts

La Tombesi attende la Roma

admin

Finale play off Eccellenza, il Paterno impatta 0-0 con lo Spoltore e accede alla fase nazionale

admin

Cerimonia di premiazione e spettacolo per il “1° Trofeo FITA Teramo”

redazione

Lascia un Commento

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. OK Continua a leggere

Privacy & Cookies Policy