Politica

Nuova Pescara, Buona Destra: “Pdl Sospiri è un rinvio elettorale”

Pescara. “Si tratta chiaramente di una manovra elettorale per garantirsi il bacino di consensi nella provincia di Pescara, in vista delle prossime elezioni regionali”.

È lapidario il commento dell’avvocato Giulia Napolitano, coordinatrice in Abruzzo di Buona Destra, in merito al progetto di legge presentato nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri in merito alla fusione dei comuni. Un giudizio che Buona Destra condivide con le posizioni espresse dagli esponenti di Azione.

“Appare fin troppo chiaro come la road map di cui al progetto di legge di Sospiri sia tesa a differire al 2027 la fusione dei comuni di Pescara, Spoltore e Montesilvano”, spiega Napolitano. “In effetti, si tratta di un iter burocratizzato con un cronoprogramma che, verosimilmente, farà slittare ancora una volta la fusione”.

“La prima scadenza, prevista per settembre 2023, della fusione dei servizi, con invio alla Regione di una relazione dettagliata, sarà il primo step che congelerà ulteriormente la fusione – spiega Napolitano – dal momento che i comuni interessati potranno fare richiesta di una tempistica più dilatata laddove riescano, entro settembre, ad accorpare almeno tre servizi e almeno due su tre concludano gli studi di fattibilità”.

“La nascita della Nuova Pescara dipenderà, quindi, dal giudizio espresso dal presidente della Regione e dal presidente del Consiglio regionale – prosegue la coordinatrice regionale di Buona Destra – giudizio opinabile di due persone che condizionerà la fusione fondata, al contrario, sulla legge regionale n.26 del 2018 e sul referendum”.

“Solo la valutazione negativa sull’operato, dei comuni interessati nei nove mesi che ci attendono fino a settembre 2023, porterà alla nomina di un commissario ad acta e alla nascita della Nuova Pescara il primo gennaio 2024, ma – è il timore di Napolitano – è verosimile che i sindaci si attiveranno per rispettare le scadenze con conseguente valutazione positiva del loro operato da parte del presidente della Regione e del presidente del Consiglio regionale e slittamento al 2027 per la nascita della Nuova Pescara”.

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